Regione: Bucita al centro della terza e quarta Commissione




La seduta congiunta delle Commissioni terza e quarta del Consiglio regionale, presiedute, rispettivamente, dai consiglieri Gianluca Gallo e Salvatore Pacenza, ha affrontato un lungo dibattito sui temi dell'inquinamento ambientale e le ricadute sulla salute dei cittadini. Ai lavori hanno preso parte numerose associazioni ambientaliste, i rappresentanti dei dipartimenti Salute e Ambiente della Giunta regionale, delle Asp delle cinque province calabresi , il sindaco di Crotone, Peppino Vallone, il diretto generale dell'Arpacal, Sabrina Santagati. "Ho inviato - ha comunicato in apertura dei lavori il presidente Gianluca Gallo - una lettera all'assessore all'Ambiente ed al Dipartimento ambientale per conoscere le ragioni che hanno portato alla decisione di fare del sito esistente in contrada Bucita, nel Comune di Rossano Calabro, attraverso un apposito bando, un impianto di imballaggio di parte considerevole dei rifiuti prodotti nell'ambito del territorio provinciale cosentino, notizia appresa attraverso gli organi di informazione. In particolare, stando ai dettagli filtrati nelle cronache - ha sottolineato Gianluca Gallo - il sito rossanese dovrebbe diventare meta di circa 750 quintali di spazzatura al giorno, da imballare e poi trasferire verso il porto di Corigliano, per essere qui imbarcata su navi dirette ai siti finali di smaltimento. Detta soluzione, e' evidente, puo' considerarsi finalizzata alla risoluzione dell'emergenza in cui ormai da decenni versa l'intero sistema dei rifiuti in Calabria, per colpe e negligenze che affondano le loro radici nel tempo e rispetto alle quali non puo' essere disconosciuto l'impegno profuso con intelligenza e sensibilita' dall'Assessorato e dal Dipartimento". "Proprio per questo - ha detto il presidente della quarta Commissione - confido che possano essere prese e tenute in adeguata considerazione, se necessario attraverso una modifica o la revoca del bando, le istanze provenienti in queste ore dal territorio e cristallizzate nelle prese di posizione, decisamente contrarie, non solo dei sindaci dei centri interessati, in particolare il primo cittadino di Rossano Giuseppe Antoniotti, ma anche del collega consigliere regionale Geppino Caputo e del sottosegretario regionale alla Protezione Civile, Giovanni Dima. Alle perplessita' legate ad un metodo che ha lasciato fuori dai processi decisionali la voce dei rappresentanti delle istituzioni locali e degli stessi consiglieri regionali del comprensorio ionico cosentino, compresi me e la Quarta commissione consiliare "Ambiente e territorio" da me presieduta, si uniscono motivazioni di merito, oggettivamente meritevoli di attenzione, in ordine ai pericoli di inquinamento ambientale che potrebbero ripercuotersi su un'area a forte vocazione agricola e turistica, nel recente passato gia' sacrificata sull'altare della ragion di stato e parte di un territorio che di recente ha subito diverse spoliazioni in campo sanitario e, da ultimo, anche la soppressione del Tribunale di Rossano".
Sono certo, alla luce dei dubbi manifestati - ha affermato Gallo - che l'Assessorato ed il Dipartimento sapranno avviare un'attenta, indispensabile opera di dialogo e concertazione istituzionale e, qualora opportuno, ripensare scelte che minacciano di intaccare la tenuta dell'ordine pubblico e della sicurezza in larga parte della Calabria citeriore, senza con cio' rinunciare ad individuare e seguire insieme, con comune assunzione di responsabilita', soluzioni che valgano a portar fuori la regione dall'emergenza rifiuti".
“ Sono emerse indicazioni da diverse competenze e la preoccupazione per la correlazione tra alterazioni ambientali e patologie neoplastiche - ha detto il presidente della terza commissione Salvatore Pacenza - Compito della politica e' non abbassare la guardia per trovare soluzioni che rassicurino i cittadini. La seduta ha svolto questa funzione e si propone di sottoporre i dati raccolti alla valutazione dell'amministrazione regionale e dello Stato”.

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