La ballata dell'acqua: sabotaggio o inerzia di un decennio fa?... pretesti!




E’ ancora questione acqua a Cariati e tutto si sposta sulla scacchiera politica. Il primo cittadino Filippo Sero ha ribadito quanto già affermato, cioè che le analisi effettuate in regime di autocontrollo, determinerebbero la potabilità dell’acqua, ma i lavori di ristrutturazione degli impianti di erogazione di località Petraro costringono in via prudenziale a mantenere il divieto di utilizzo dell’acqua per usi umani. Lavori che, secondo Sero, attendono da decenni, ragione per cui questa Amministrazione deve operare con i limitati mezzi che ha a disposizione per rimediare agli effetti derivanti anche dall’inerzia di altri, nella fattispecie il sindaco si riferisce alle amministrazioni precedenti. Dunque secondo il sindaco le richieste alle Autorità sono improbabili perché le colpe di quanto accade non sono da attribuire all’incapacità non sarebbe di questa amministrazione quanto all’inerzia delle precedenti.
Ed è l’altro Sero, Mario, capogruppo di Cariati nel cuore che ricorda al sindaco il fatto che sia a Palazzo Venneri da 8 anni e solo ora si accorga di questo problema. Altra contraddizione del sindaco starebbe nelle motivazioni dell’inquinamento stesso dell’acqua: “Vorrei ricordare – dice Mario Sero – che è almeno la terza volta che in un anno viene emesso un divieto di utilizzo dell’acqua a seguito delle analisi dell’Arpacal, e, in particolare quest’ultima volta, il pretesto utilizzato ufficialmente dal sindaco al momento dell’emissione del decreto è stato un presunto sabotaggio ai danni dello stesso impianto. Adesso invece viene a raccontarci che la colpa è delle amministrazioni precedenti, e parliamo di quasi un decennio fa. Ancora un falso pretesto per addossare ad altri le sue incapacità. Sembra aver scopiazzato la dalla favola di Fedro “il lupo e l’agnello” – ironizza il consigliere – la verità è che il Comune di Cariati è in una posizione fortemente debitoria nei confronti della Sorical, la società che gestisce gli acquedotti calabresi, tant’è che è stata ridotta del 40% la portata dell’acqua e in questo modo, non viaggiando a pieno il flusso dell’acqua ci sarà sempre la possibilità per batteri di entrare e inquinare l’acqua che poi scorre dai nostri rubinetti. E questo d’estate porta anche al problema dell’approvvigionamento dell’acqua, cioè al fatto che il flusso non basta più per la popolazione, che inevitabilmente lievita nei mesi di luglio e agosto, perciò in molti si trovano senza acqua. Dunque – conclude Mario Sero – questo non è che ancora un falso pretesto del sindaco di Cariati per addossare ad altri le sue incapacità ”.

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