La scuola di Terravecchi aintitolata al Generale Dalla Chiesa




“Abbiamo scelto di intitolare la scuola del nostro paese al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa perché è stato un uomo che ha fatto fino in fondo il suo dovere, incarnando gli ideali alti che l’istituzione scolastica deve trasmettere alle future generazioni”. È, questa, la motivazione espressa sabato 12 aprile scorso dal sindaco di Terravecchia Mauro Santoro in occasione della cerimonia di intitolazione al Generale, ucciso nel 1982 a Palermo dalla mafia, dell’edificio scolastico che ospita una sezione di scuola dell’infanzia, una classe di primaria e una pluriclasse. Un evento eccezionale per il piccolo centro collinare, anche per la presenza di numerose autorità civili e militari, alcune giunte da fuori, tra cui il vice prefetto di Cosenza Emanuela Greco, che ha origini terravecchiesi, il comandante provinciale dei carabinieri Giuseppe Brancati, quello di Rossano Francesco Panebianco, il luogotenente e il maresciallo della caserma di Cariati, Nicodemo Leone e Giuseppe Lardizzone, il comandante del porto di Cariati Antonio Paparo, i volontari dell’associazione nazionale carabinieri “Alfio Ragazzi” di Cariati, i sindaci Angelo Donnici di Mandatoriccio, Luciano Pugliese di Pietrapaola, Mario Salvato di Scala Coeli, l’assessore Giuseppe Donnici con il comandante della polizia municipale Pietro De Luca in rappresentanza dell’amministrazione comunale di Cariati. Presente il parroco di Terravecchia don Andrè Klo Ouattara e molti cittadini. Ma i veri protagonisti della manifestazione sono stati i bambini della scuola dell’infanzia e primaria, che con i loro canti, tra i quali l’Inno di Mameli, e le loro profonde riflessioni hanno animato i vari momenti. A complimentarsi con loro e con le insegnanti Caterina Cannata, Graziella Celico, Teresa Leone, Maria Teresa Nicoletti, Vittoria Longobucco e Alba Paradiso, che li hanno preparati, il preside Gerardo Aiello, il quale ha sottolineato come l’educazione alla legalità e alla convivenza civile sia alla base dell’azione didattica dell’istituto comprensivo da lui diretto, “un insegnamento, ha detto, che bisogna impartire sin da piccoli per poter sconfiggere la mafia”. Il preside, nell’occasione, ha ricordato che nel mese di dicembre scorso si è concluso, e con ottimi risultato, il progetto di educazione alla legalità che ha avuto anche interessanti momenti di incontro tra gli studenti e le forze dell’ordine. Un concetto ripreso anche dalla dottoressa Emanuela Greco, che ha aggiunto all’intervento di Aiello la necessità, per ognuno, di fare bene il proprio dovere, sull’esempio di Dalla Chiesa, per sconfiggere la delinquenza organizzata. Dopo la cerimonia, ha avuto luogo un ricco buffet con i prodotti della tradizione gastronomica terravecchiese.

Maria Scorpiniti

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