Cariati e Cascia, unite nel nome di Santa Rita.




Sono stati tre giorni densi di appuntamenti quelli riservati dal Comune cariatese alle celebrazioni per il gemellaggio civile e di fede con la cittadina che ha dato i natali alla Santa dei casi impossibili, molto amata e venerata dai fedeli per la sua “normalità” di madre, moglie, poi vedova e infine monaca agostiniana.
E’ stato un onore per il comune ionico essere scelto quest’anno per il 56° gemellaggio con Cascia, un momento di riconciliazione e di unione nel segno della fede.
Un ultimo regalo dell’Arcivescovo di Rossano – Cariati, Mons. Santo Marcianò, adesso Ordinario Militare d’Italia, impegnato in prima persona per la fondazione del monastero delle monache agostiniane di clausura nella diocesi stessa.
Due gli aspetti fondamentali, dei festeggiamenti tra Cascia e cariati, quello civile, con l’affiancamento delle due identità, e quello religioso, che ha visto impegnata direttamente la Parrocchia della Madonna delle Grazie guidata da Don Angelo Bennardis.
Ad accogliere la delegazione giunta da Cascia guidata dal sindaco Gino Emili e da padre Mario De Santis (rettore del santuario di Cascia) ovviamente il sindaco di Cariati Filippo Sero che ha riportato ai giorni nostri alcuni aspetti della vita di Santa Rita “Della sua vicenda umana ciò che colpisce è la riconciliazione: superare la rottura che c’è stata a livello umano, per riprendere il confronto. Un principio attuale impellente anche per le istituzioni politiche, poiché oggi la vera crisi è quella morale e in un certo senso, democratica.
Il mio invito da sindaco laico – ha detto ancora Sero– è quello di cogliere questa occasione per rinverdire i valori di questa santa dei miracoli impossibili per riattualizzarli e per farli nostri. Perché riconciliazione è essere consapevoli che ci possono essere posizioni e convinzioni diverse, ma all'interno di una comunità si ha il dovere di trovare una sintesi che sia utile e che serva agli uomini e non a noi stessi.
Il sindaco di Cascia dal canto suo si è detto felice per la calorosa accoglienza, punttializzando come “Questo sia un gemellaggio particolare e insolito in quanto non prevede firme o atti, ma soltanto la condivisione del messaggio di fede di Santa Rita che vogliamo condividere con il mondo”.
Con lo scambio dei doni, tra cui medaglie commemorative e testi degli storici Romano e Franco Liguori, è stata suggellata questa unione che troverà conferma il prossimo 22 maggio a Cascia dove si recherà la delegazione cariatese in occasione dei festeggiamenti di Santa Rita.
Altro simbolo fondamentale di questo gemellaggio è stata la fiaccola della pace,scolpita in legno dall’artista cariatese Alfonso Caniglia. De “I Greco”, invece l’olio per la lampada votiva della Santa.

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