Ancora un salvataggio in zona “cesarini” per l’amministrazione di Cariati.


Approvato il consuntivo e Sero, Mario, preannuncia le dimissioni



L’ultima seduta del consiglio comunale ha infatti approvato il conto consuntivo 2013, nodo essenziale conseguente alla diffida notificata dal Prefetto, e ha giustificato la vicenda del giudice di pace con la presenza di Cariati in un elenco che il Ministero avrebbe fornito successivamente a quello principale dal quale si evinceva una palese esclusione.
Fin qui tutto bene, se non che ancora una volta ciò è stato ottenuto con grande affanno, dopo aver ricevuto nota di richiamo dal Prefetto, concessione di “grazia” e un inevitabile strascico di polemiche per le modalità e soprattutto tempistiche di azione. A tal proposito non sono mancati gli scambi vivaci, soprattutto in relazione all’ approvazione del conto consuntivo. Se da una parte il sindaco Filippo Sero grida al complotto, accusando i consiglieri di minoranza di tentare il “golpe” cercando di far ribaltare un risultato elettorale, attraverso la costruzione artificiosa di un adempimento procedurale, dall’altra il consigliere Cosentino non ha sprecato i complimenti puntando il dito contro gli stessi amministratori in quanto lo stesso consiglio comunale fissato e poi anticipato “viola i termini di legge e sfida ancora una volta il Prefetto e le stesse diffide notificate al Comune. Nessuna messa in scena se non quella dell’amministrazione “Sero – Trento” che vuol far apparire che tutto va bene – ci ha detto Francesco Cosentino - Non è una buona amministrazione quella che arriva agli obiettivi sempre di straforo, in ritardo e mettendoci una pezza, per altro facendosi beffa dei termini di legge come in questo caso – ha ancora commentato – ed è un controsenso che gli organi superiori continuino a emettere richiami senza prendere provvedimenti. Nessuno vuole ribaltare il risultato elettorale, ma è giusto che chi non è in grado di amministrare (e questa amministrazione lo ha apiamente dimostrato a scapito del paese) lasci il palazzo e le poltrone”.
“Ha ragione il sindaco – ci dice Mario Sero – c’è non poca mala fede, nei confronti di questa amministrazione, nel senso che nessuno crede più in questa amministrazione e nessuno soprattutto si fida più di loro. La minoranza fa il suo lavoro ed è normale contrastare una maggioranza che non è in grado di mantenere gli impegni e ha lasciato allo sbando il paese. Sono stati “graziati” più volte dal Prefetto nonostante i richiami, e questo onestamente lo rispetto ma non lo condivido perché questo autorizza il proseguimento di una imprecisa gestione amministrativa”. Lo stesso Mario Sero al termine del suo intervento ha colto tutti di sorpresa esternando la volontà di “lasciare il campo” annunciando che quella dell’ultimo consiglio comunale è stata la sua “ultima apparizione pubblica in un consesso pubblico”.
Ultima nota la costituzione del gruppo del PD, ufficializzata dopo il passaggio di Sergio Salvati annunciato ai nostri microfoni, che si colloca all’opposizione.

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