Astensione preoccupante, a Cariati record negativo


Solo il 33 % ha voltato, il più basso tasso di partecipazione al voto dal dopoguerra



A una settimana dal voto regionale, dati alla mano, un’analisi su come si è espressa Cariati attraverso i suoi cittadini. Quello che emerge, in linea con il trend regionale e nazionale, è che su 9.996 aventi diritto solo 3.293 elettori hanno deciso di votare. La stragrande maggioranza degli elettori ha scelto la linea del non voto e dell’astensione, rinunciando al “diritto” di scegliere liberamente i propri rappresentanti in seno al consiglio regionale.
Leggendo i numeri di Cariati in particolare preoccupano i 10 punti in meno rispetto alla media percentuale regionale, in percentuale il dato regionale ha fatto segnare il 43, 80% e Cariati il 33, 87%.
Un calo è evidente che trasformato in numeri parla chiaro: si consideri che alle regionali del 2010 i votanti sono stati oltre 4.300 e che alle amministrative del 2011 al voto si sono recati alle urne oltre 5.400 elettori.
Probabile che i cariatesi non credano più nella politica regionale e probabilmente neppure a quella locale, la disaffezione verso la politica, rea di non aver mai mantenuto le promesse elettorali , è evidente: il risultato della “mala” politica? …il non voto! Giusto o sbagliato che sia, rinunciare al diritto al voto stabilito dalla Costituzione è probabilmente la forma di protesta più indicativa del malessere sociale, come a dire: “Non credo in nessuno dei candidati, perciò non scelgo e non partecipo alla vita democratica, facciano quello che vogliono, tanto alla fine decidono sempre loro”.
A conferma di ciò, un ulteriore dato è la polverizzazione delle preferenze. A Cariati quasi tutti i candidati hanno racimolato pochi voti ; fatta eccezione per il candidato locale, N. Filardo, che ha ottenuto, tutto sommato, un buon consenso con circa 600 preferenze.
Il basso jonio cosentino non ha rappresentanti in consiglio regionale, ma molti confidano comunque su Oliverio che ben conosce i problemi della sua provincia. A tal proposito arriva la soddisfazione del segretario del Pd Emiliano Didonna, che ricorda i risultati eccellenti ottenuti in questi anni da Oliverio, e richiama l’attenzione sulla coerenza della sua parte politica auspicando anche una maggiore compattezza.
Subbuglio infine nelle sezioni di partito cariatesi, per i quali queste elezioni sono state un piccolo test in vista delle amministrative che non sono poi così tanto lontane. Occasione, dunque, per cominciare a muovere le proprie pedine sulla scacchiera e a lavorare “sottobanco” sperando di farci capire qualcosa ai cariatesi che hanno un quadro sempre più offuscato dalle beghe e dai “si dice in giro”.

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