Pesca, maxi sequestro di novellame


Prosegue l'attività di contrasto alla pesca illecita



La costante attività di vigilanza sulla pesca da parte dei militari della Capitaneria di Porto di Corigliano e dell’Ufficio locale marittimo di Trebisacce, agli ordini del Capitano di Fregata Francesco Perrotti ha portato, nel week end, al sequestro di oltre 200 kg di novellame di sarda appena sbarcati e pronti per essere commercializzati. Il prodotto ittico sequestrato, giudicato non idoneo al consumo umano dai veterinari dell’Azienda Sanitaria Provinciale intervenuti sul posto a richiesta della Guardia costiera, è stato quindi avviato alla distruzione.
I responsabili della pesca illegale di novellame sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Castrovillari.
Il controllo alla filiera della pesca per la prevenzione e la repressione delle forme di pesca illegale, con l’utilizzo coordinato dei mezzi nautici in mare e delle pattuglie via terra, prosegue dunque con tolleranza zero verso coloro che di fatto effettuano attività illecite in mare quali la pesca del novellame e quella a strascico sottocosta.
Queste forme di pesca illegale danneggiano le risorse ittiche a danno innanzitutto della stessa categoria dei pescatori professionali e di quanti dal mare traggono risorsa per il sostentamento, in quanto con lo sfruttamento indiscriminato e la cattura del novellame e di pesce sottomisura si impedisce alle specie ittiche dei nostri mari di raggiungere la taglia minima consentita per la commercializzazione e per la riproduzione.
La Guardia Costiera ricorda che l’indiscriminato sfruttamento del novellame di sarda è da tempo vietato dalla normativa comunitaria e nazionale ed i controlli, intensificati dall’inizio dell’anno, effettuati con pattuglie in tandem via terra e via mare, proseguiranno anche nei prossimi giorni.
Oltre alla pesca ed alla commercializzazione, da qualunque parte provenga, del novellame è vietata anche la mera detenzione: pertanto, anche il consumatore finale del “bianchetto” commette un reato.

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