CONTINUA AD OLTRANZA L’OCCUPAZIONE DELLA SS 106 MENTRE SI TRATTA DAVANTI AL PREFETTO PER SISOLVERE IL PROBLEMA DELL’OSPEDALE DI CARIATI





Siamo al quarto giorno di protesta e di blocco della statale 106, all’altezza dell’ospedale civile e nella zona San Cataldo continua.
La manifestazione popolare, è in atto dalla sera di domenica ininterrottamente e nessuno degli occupanti ha intenzione di desistere. Molte sono state le riunioni e gli incontri per trovare una soluzione ad un problema che ormai da circa dieci anni tiene sulla graticola cittadini, politici e amministrazione.
Dopo l’incontro di lunedì a Catanzaro tra una delegazione di sindaci del territorio con il presidente della Giunta Regionale, il responsabile del dipartimento della Sanità e il direttore generale dell’ASP di Cosenza, la problematica ospedale non ha trovato alcuna soluzione perché le proposte non sono state accettate dal Comitato ed anche dalla delegazione che le ha ritenute poco attendibili. Nella giornata di martedì si è tenuto un incontro alla Prefettura tra il sindaco ed il vice ed il rappresentante della CGIL, CISL e UIL, il direttore generale dell’ASP , il questore di Cosenza e il comandante provinciale del carabinieri. L’incontro promosso dal Prefetto doveva servire a trovare un’intesa per dare dignità all’ospedale di Cariati e soprattutto convincere i manifestanti a sbloccare la SS 106. Il risultato è stato quello di un verbale scaturito al termine dell’incontro che ha creato malcontento e tensione tra partiti politici, maggioranza e cittadini.
Non sono mancate le interpretazioni di comodo, trasversali, di rottura e anche sostegni di fiancheggiatori del direttore generale.
Alla fine alla unanimità, comitato, politici e amministrazione si presentano in piazza per leggere il verbale, (potete leggerlo a margine dell’articolo) molto criticato ed equivoco, ma che con gli atti di sostegno e qualche correzione poteva rappresentare il punto di partenza per una prima soluzione al problema ospedale e allentare la pressione dello sciopero. Oggi altra giornata importante che potrebbe trovare una parziale soluzione al problema. Nella prima mattinata, il sindaco Filippo Sero ha chiamato il Prefetto, in questo periodo rappresentato dal suo vice dott.ssa Galeone, per chiedere un nuovo incontro in Prefettura tra una delegazione da lui guidata ed il direttore generale. Il rappresentante del Governo si è fatto carico dell’impegno per il pomeriggio alle ore 16,30 alla prefettura. Nello stesso tempo il sindaco Sero, ha convocato un’altra riunione al Comune per le ore 11,00 presenti: l’assessore provinciale Leonardo Trento, Raffaele Bombino ed il comitato, i rappresentanti politici, Fausto Sero (PD), Rita Cosenza (IdV), Alfonso Cosentino (UDC), Nicola Filardo, il maggiore dei carabinieri della compagnia di Rossano, Vittorio Bartemucci, il questore vicario di Cosenza, Michele Alimena, il dirigente della questura di Rossano, Ugo Nicoletti, per decidere l’atteggiamento e cosa chiedere al direttore generale in modo unanime e senza divergenze. A dire il vero, anche il Ponte-online, era stato invitato dal comitato di coordinamento per la protesta di presenziare e riprendere con la telecamera le fasi dell’incontro. Tal Sergio Salvati, in modo arrogante e ostile si è opposto alla ripresa e alla nostra presenza in sala ed ha chiesto al sindaco di vietare le riprese chiedendo il nostro allontanamento. Un modo poco democratico di affrontare determinati argomenti che interessano la collettività. Cari navigatori ci dispiace non poter trasmettere le immagini che sicuramente avrebbero dato maggiore trasparenza alla discussione. La prepotenza e l’arroganza di questo signore che ci voleva fuori gli ha fatto dimenticare che nella stanza c’erano altre persone che non avevano alcun titolo ad essere presenti. Abbiamo citato l’episodio per dovere di cronaca. Ringraziamo il sindaco per non aver dato seguito alla richiesta di quel signore.
Nel corso della riunione molti sono stati gli interventi tesi a trovare una sana e giusta soluzione al problema ospedale tutti si sono trovati d’accordo che gli impegni presi devono essere suffragati da atti deliberativi immediatamente esecutivi in tempi strettissimi senza perdere tempo. Tutti d’accordo che bisogna partire dal verbale redatto davanti al Prefetto di Cosenza e che occorre chiarire alcuni punti e chiedere con determinazione l’apertura immediata delle due sale di chirurgia. Un concetto da tutti condiviso e riportato nel verbale è quello che “l’ospedale di Cariati non è una casa di cura”. Questo concetto deve trovare conferma nel Piano Sanitario Regionale. Il questore vicario ha chiesto di trovare una soluzione al problema del traffico perché i disagi sono tanti e la pazienza non deve superare il limite “la piazza - ha detto il dott. Alimena – è uno strumento, ma non deve essere un ricatto”. Parole sensate e cariche di significato.
Con questi intenti, mentre pubblichiamo la nota, la delegazione tratta a Cosenza nel Palazzo della Prefettura per trovare il bandolo della matassa.
Appuntamento questa sera in piazza per sentire l’esito della riunione. Noi ci saremo con la nostra telecamera per testimoniare l’evento.


VERBALE COMPILATO AL TERMINE DELL’INCONTRO A COSNZA DAVANTI AL PREFETTO
Dopo una discussione e sulla base di una chiara determinazione tesa a mantenere l’ospedale da riconvertire si, ma non da declassare, in Casa della salute, si forniscano da subito le seguenti assicurazioni:
1) Il Dipartimento Tutela della Salute Regionale autorizzerà oggi stesso l’ASP di Cosenza della stesura di un ipotesi progettuale per l’apertura del reparto di “RIABILITAZIONE INTENSIVA” ;
2) Avviamento delle procedure per l’istituzione della “RIABILITAZIONE CARDIO-RESPIRATORIA”;
3) Avviamento delle procedure per la dotazione di una TAC;
4) A supporto del Pronto Soccorso, adeguamento di una sala operatoria come primo intervento urgente e immediato di ristrutturazione dell’ospedale, ivi compresi i reparti pre esistenti al verbale del NAS;
5) Assegnazione di un congruo numero di anestesisti.



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