PIETRAPAOLA: L’OPPOSIZIONE ATTACCA L’AMMINISTRAZIONE SULLE “MALEFATTE” DEL PIANO STRUTTURALE E SULL’AMBIENTE






PIETRAPAOLA – Minoranza a testa bassa: dopo la denuncia sulle “malefatte” del Piano strutturale associato (una vola piano regolatore) che sarebbe inquinato da più o meno piccoli favoritismi, il capogruppo consiliare della lista “L’altra Pietrapaola”, Luciano Crescente, torna alla carica.
Nel mirino c’è, questa volta, la “pietosa condizione ambientale del territorio, lasciato in balia dei nuovi barbari che ne hanno fatto una vergognosa discarica a cielo aperto”.
A parere del Crescente “ogni angolo di Pietrapaola, compresa la zona montana, è un unicum di rifiuti, per lo più ingombranti, che deturpa il paesaggio ed inquina, in maniera irreversibile, un habitat che fino a qualche tempo fa era pressoché immune da certi fenomeni barbari”.
Per essere Pietrapaola segnalata da Legambiente come uno dei luoghi ove la natura è pressoché incontaminata “non è un buon biglietto da visita: gomme d’auto, frigoriferi, lavatrici, batterie esauste, vecchi materassi, mobilia, tutto è gettato alla rinfusa, senza che nessun amministratore abbia mai considerato di procedere a controlli adeguati”.
Il capogruppo di minoranza si riferisce in particolare all’area ove scorre il fiume Acquaniti: “Le sponde del corso d’acqua sono un vergognoso immondezzaio, e non si dica che chi deve sapere non sa, perché quella è una zona battuta quotidianamente dai tecnici del comune, visto che proprio lì insiste il depuratore. Che si accereti immediatamente chi, ed in quale circostanza, abbandona quei vergognosi rifiuti pericolosissimi per la l’ambiente e per l’uomo. Oppure si taccia quando si urla ai quattro venti che Pietrapaola è un comune che dell’ecologia e dell’amore verso l’ambiente ha fatto un vessillo”.

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