FINITO L’EFFETTO BANDIERA BLU ED ARCHIVIATA L’ESTATE CARIATI PROFONDA NEI RIFIUTI - LO SFOGO DI MARIO SERO CAPOGRUPPO AL COMUNE DEL PD





CARIATI – Siamo agli sgoccioli della stagione estiva, pensiamo di non danneggiare nessuno se facciamo un breve resoconto delle decine di proteste che abbiamo ricevuto e per “carità di Patria” abbiamo taciuto. Il pennacchio della bandiera blu non è servito a niente, l’estate targata 2009 è stata peggio di quella dell’anno scorso, forse un lieve miglioramento per la pulizia della spiaggia dove è stato “schierato” l’esercito del “voto” che ha tenuto occupato alcuni giovani del luogo.Poi… il vuoto.Qualcuno ha pure commentato “quest’anno hanno deluso pure le tarantelle”. Nei giorni scorsi, abbiamo pubblicato una lettera che ci è pervenuta dal signor Rocco Santoro, noi non intendiamo aggiungere nient’altro se non invitare a ricordare chi di competenza che Cariati è bandiera blu fino al prossimo bando. Evidentemente non è così perché le cose sono immediatamente precipitate. “Abbiamo taciuto fino ad ora per carità di patria ed allo scopo di non far scappare i pochi turisti che hanno scelto la nostra città per passare le vacanze, ma adesso la misura è colma: Cariati è diventata un’immensa discarica”.
È lo sfogo di Mario Sero, capogruppo in consiglio comunale del partito democratico, che “di vedere il territorio invaso da rifiuti d’ogni tipo, in specie quelli ingombranti”, proprio non ne può più: “Basta farsi un giro. Da Santa Maria, all’estrema periferia sud, fino a San Leo, nel punto opposto, passando per le strade interne e proseguendo fino al centro storico, è tutto un susseguirsi di mini discariche. Ma la vergogna maggiore è al “solito” posto, Ponte del Varco, fuori dall’abitato, a due passi dal cimitero, nello spiazzo ove insiste una fontana pubblica, assai frequentata per la bontà dell’acqua”.
Quello degli “ingombranti” è un problema che assilla tutti i comuni della costa e che, ciclicamente torna alla ribalta della cronaca, in specie a termine della stagione turistica: “Non vorremmo – commenta Sero – che a qualcuno salti in mente di “nasconderli”, quei rifiuti, proprio nei mesi estivi e poi farli ricomparire magicamente a settembre. Di certo, credo che sia giunto il momento di smetterla nel dare sempre e solo la colpa all’inciviltà diffusa della popolazione. Ci sono responsabilità precise, e certi comodi alibi non hanno più valore: perché non si dice chiaramente ai cittadini come, quando e dove conferire i rifiuti ingombranti”.
A conforto delle sue “accuse”, ecco come si presentavano, ieri pomeriggio, le arere citate da Mario Sero.

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