SANITĄ: ECCO IL PIANO DI RIQUALIFICAZIONE E RIORGANIZZAZIONE





(AGI) - Catanzaro - La Giunta Regionale ha approvato il Piano di riqualificazione e razionalizzazione del Servizio sanitario della Regione Calabria 2010-2012. L'obiettivo strategico del Piano - informa una nota dell'Ufficio stampa della Giunta -e' la riqualificazione e il miglioramento dell'intero sistema sanitario regionale. L'attuale sistema mostra diffusi e cronici punti di criticita' che implicano livelli mediamente modesti di assistenza e di tutela del diritto alla salute dei calabresi. Cio' impone una riforma strutturale del sistema in modo da garantire standard di sicurezza e di qualita' per tutti i cittadini, in particolare per i piu' deboli. Il Piano aspira a costruire un sistema sanitario con caratteristiche organizzative e qualitative in linea con quelli medi nazionali. Il Piano proposto dalla Giunta Regionale, con il sostegno tecnico e scientifico dell'Agenas e di Kpmg, ha tutte le caratteristiche per scongiurare l'ipotesi di commissariamento della sanita' regionale. Il commissariamento non e' la soluzione ai problemi della sanita' calabrese come l'esperienza ha dimostrato, in Calabria ed in Italia. Il commissariamento e' una grave ferita istituzionale senza benefici evidenti per la collettivita'; per questo la Regione Calabria si oppone con determinazione. Il Piano, organizzato in nove obiettivi generali, 22 obiettivi specifici, 49 obiettivi operativi e 89 azioni-interventi, e' prioritariamente orientato a conseguire miglioramenti significativi nelle aree strategiche dell'intero sistema: assistenza territoriale; rete ospedaliera; farmaceutica; personale. Il primo e piu' importante miglioramento che il Piano vuole conseguire consiste nel potenziare e qualificare i servizi piu' vicini ai cittadini, ossia quei servizi territoriali che consentono di soddisfare i bisogni diffusi di assistenza sanitaria in loco e che dunque possono limitare i ricoveri ospedalieri impropri. Il secondo miglioramento atteso e' la riqualificazione della rete ospedaliera attraverso: a) un potenziamento dell'offerta riabilitativa e di lungodegenza rispondente ai fabbisogni di una popolazione sempre piu' anziana; b) una riorganizzazione dei presidi ospedalieri di piccole dimensione per accrescere sicurezza, appropriatezza delle prestazioni, efficienza organizzativa; c) dismissioni di reparti insostenibili sotto il profilo della sicurezza e della qualita' dell'assistenza, in particolare per le aree chirurgiche e punti nascita. d) l'aumento delle prestazioni sanitarie appropriate. Il terzo miglioramento consiste nel promuovere e conseguire un uso piu' congruo e appropriato dei farmaci, evitando abusi e consumi inutili e dannosi, nonche' un sistema di acquisti da parte delle aziende sanitarie piu' efficiente e trasparente. Il quarto e ultimo miglioramento attiene ad un idoneo utilizzo delle risorse umane attraverso una piu' oculata politica del turn-over, un'immissione di personale, soprattutto sanitario, piu' giovane e motivato, e promuovendo la ricostruzione di vere e proprie "scuole" ospedaliere. A queste quattro aree strategiche, il Piano affianca altre quattro azioni di sistema: struttura organizzativa dipartimentale; meccanismi di monitoraggio e controllo; politica degli acquisti; formazione del personale. Il Piano prevede un rafforzamento significativo degli assetti organizzativi del Dipartimento della salute soprattutto in direzione delle aree economico-finanziaria, produttivo-gestionale, epidemiologica, farmaceutica e legale-contrattualistica. Contemporaneamente, il Piano individua un insieme di azioni rivolte a creare un sistema organico di monitoraggio dei flussi informativi in modo consentire un efficace controllo gestionale. Il Piano prevede, altresi', una progressiva centralizzazione degli acquisti al fine di conseguire economie di scala ed allineare i costi a quelli medi nazionali nonche' di accrescere la trasparenza informativa e procedurale, soprattutto attraverso il funzionamento pieno della Stazione unica appaltante che gia' nei prossimi mesi consentira' di ottenere i primi corposi benefici. Infine, il Piano prevede la costruzione di un sistema di formazione e di aggiornamento sistematico del personale sanitario e amministrativo finalizzato a potenziare l'insieme delle capacita' professionali. Il complesso delle azioni e degli interventi del Piano portera' nel 2013, anno a regime, all'equilibrio di bilancio del sistema sanitario regionale, che consentira' da un lato di non incrementare il debito cumulato e, dall'altro, di utilizzare per usi alternativi la leva fiscale regionale.


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