TOMMASO CRITELLI DURO CON LA MAGGIORANZA







CARIATI – E con le prime, tenui piogge settembrine, arrivano, puntuali, sul fronte politico, le cateratte critiche, quasi a rammentarci che la calda stagione è ormai davvero un ricordo.
Scordiamoci, dunque, ombrelloni e sdraio; tintarella e tarantelle, per tuffarci nella logorroica vis polemica che, forse, ci accompagnerà per buona parte del lungo inverno alle porte.
Eravamo rimasti, come si dice quando si disserta su un’infinita telenovela, al sindaco Filippo Giovanni Sero che replica al suo omonimo, Mario Sero, capogruppo a Palazzo Venneri del Pd, che aveva sollevato questioni ambientali (eternit e inceneritore) e di occupazione (concorso per vigili urbani).
Il primo cittadino, in forzata sintesi, stima le esternazioni del rappresentante del Partito democratico al pari di autentiche fanfaluche, smontando certi tesi campate in aria, “per correttezza ed equilibrio nell’informazione”.
Vicenda chiusa? Macché.
Nell’agone entra il consigliere comunale d’opposizione della “Lista per Cariati” Tommaso Critelli, in quota Udc, il quale, se possibile, rincara la dose tossica ed attacca: “Ci piacerebbe sapere come mai, ad ogni puntuale richiesta di precisazioni, il signor sindaco risponde sempre con il solito, candido ritornello, come fosse letteralmente cascato dalle nuvole, ed annuncia che i problemi sollevati stanno per avere giusta risoluzione, per altro prevista da tempo”.
Il Sero (Filippo Giovanni) è come “l’oracolo di Delfi, il mitologico “ombelico del mondo” che tutto sa e tutto prevede. Ma con una differenza: sul tempio greco campeggiava la scritta “conosci te stesso”; nell’ufficio del primo cittadino, che non si riconosce più nemmeno se si specchia, sembra dettare legge la regola “provvedi, con tutti i mezzi, solo ai tuoi amici”. Non si spiega altrimenti l’arroganza di certe precisazioni che cercano, goffamente, di nascondere palesi insuccessi dietro il trito ritornello di comparazioni con il passato: lo sa il Sero (Filippo Giovanni) di governare ormai da oltre 3 anni? E lo sa che è tempo di stilare, serenamente, il bilancio della sua attività?”.
Per Tommaso Critelli, la vera emergenza del territorio è legata indissolubilmente alla tutela dell’ambiente: “Ora ci diranno che la colpa è della passata amministrazione, ma è un fatto che il decoro e la salute della città sono minati dall’allegra gestione urbanistica e del nostro fragile ecosistema. Lastroni di eternit dappertutto; cumuli di rifiuti, spesso pericolosi, ad ogni angolo; acqua dichiarata potabile che se la bevi ti corrode le viscere; torrenti e fiumi ridotti a discariche e requisiti dal solito furbo in azione che li usa per ricoverare attrezzi e mezzi meccanici; costruzioni che sorgono come funghi anche dove non si potrebbe recidere un filo d’erba; aumenti volumetrici di abitazioni in zone interdette a qualsiasi modificazione, vergognosamente tollerati, specie se si tratta di proprietà di intoccabili, autorevoli membri del consiglio comunale, spesso con responsabilità di giunta”.
Il rappresentante dell’Udc non si ferma qui, e riferisce le “anomalie” che, fin qui, stanno accompagnando la questione del concorso pubblico per vigili urbani: “Il Palazzo ci informa, trionfante, che le commissioni per la selezione citata sono già state nominate. Vorremmo essere smentiti, ma a noi risulta, direttamente da una fonte interessata, che di quei gruppi di esperti non v’è traccia. Più serietà, per favore”.
Per finire, Tommaso Critelli lancia un preoccupante allarme: “L’altro ieri sono scaduti i termini per partecipare al bando di stabilizzazione dei lavoratori precari (Lsu ed Lpu) in forza al comune. Non ci sembra che la giunta civica abbia adottato alcun provvedimento”.
Dubbio: “Le elezioni regionali sono alla porta. Non è che si vuole rimandare tutto alla primavera prossima per usare la disperazione di chi è alla ricerca di lavoro per farne merce di scambio?”.

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