SUD: CONFAPI CALABRIA, CONTINUA A SUBIRE LO SCIPPO DI RISORSE
(AGI) - Cosenza -"E' una truffa operata ai danni delle aziende calabresi prim'ancora che ai fondi europei, quella architettata ad Amantea, in provincia di Coseza, dagli imprenditori bresciani e smascherata dai militari del comando provinciale della Guardia di finanza". E' quanto ha dichiarato in una nota il presidente della Confapi Calabria Mario Petramale. "E' l'ennesimo schiaffo assestato in pieno volto a quei tanti imprenditori calabresi che tante volte - pure a causa della farraginosita' della burocrazia - non riescono ad accedere a questo tipo di agevolazioni finanziarie. Salvo poi farne approfittare - rimarca Petramale - ad affaristi del Nord, magari provenienti dagli stessi ambienti che criticano questi flussi finanziari studiati per un meridione che stenta ancora mettersi in cammino sulla strada dell'Europa. E' questo l'ennesimo episodio, uno dei tanti, significativo del costo, o dei costi, che il Nord ha nei bilanci economici del meridione. Un peso notevole che nessuno osa stilare. Da sempre c'e' un settentrione rapace - ha dichiarato Petramale - che inghiotte le risorse del Sud e si nasconde dietro un canneto di luoghi comuni che vogliono un meridione povero che vive parassitando il ricco e industrializzato nord. Siamo cosi' abituati a sentire queste frasi fatte - ha sottolineato il presidente regionale della Confapi - che ci si finisce col crederci davvero. In questa temperie di gabbie salariali, di dialetti, bandiere e inni regionali non bisogna smarrire quel criterio che da' il giusto senso alle cose che si dicono e si fanno. Sara' pur vero - ha puntualizzato - che la Calabria e le altre regioni del sud canalizzano importanti risorse del Paese. Ma non tutte queste risorse (anzi: a saperle rendicontare ci si accorge che sono ben poche quelle che) vanno a incrementare i bilanci meridionali e creare ricchezza stabile. Un esempio che sta sotto gli occhi di tutti e' rappresentato dai cantieri della Salerno Reggio Calabria. L'ammodernamento dell'A3 - ha sottolineato il Presidente regionale della Confapi - avrebbe dovuto rappresentare un momento di svolta per tante aziende calabresi che, pero', si sono dovute accontentare (e i casi sono veramente pochi) delle briciole dei sub-sub-appalti, visto che il grosso dei lavori (di cui non si conosce la portata dell'impegno economico passato e futuro) sono ormai monopolio di grandi gruppi del nord".