PIETRAPAOLA: UN AGENTE DI POLIZIA PRESO DA UN RAPTUS VIOLENTO, AGGREDISCE E FERISCE LA MOGLIE. ARRESTATO DAI CARABINIERI






PIETRAPAOLA – Pasquale Loiacono - Colto da impulso improvviso e violento, ferisce la moglie alla gola e le perfora un polmone con un’arma da taglio.
È accaduto ieri mattina, intorno alle 7, nel borgo marino della tranquilla Pietrapaola, in Via Sanremo al civico 4.
Lui è il quarantatreenne Andrea Conforti, originario di Calopezzati, agente in forza al distaccamento della polizia stradale di Rossano con il grado di assistente capo; lei è Nella De Luca., 38 anni, impiegata, del luogo.
La tragedia si consuma di mattina presto, nello stabile della famiglia della donna, la palazzina San Giuseppe, ove la coppia vive con due figli, di 11 e 7 anni.
Gli altri appartamenti sono abitati in massima parte dai congiunti di Nella, noti costruttori edili del comprensorio.
Non si sa con precisione cosa abbia spinto l’uomo ad impugnare l’arma, sembra si tratti di un coltello del tipo in uso ai cacciatori, ed a colpire la moglie; fatto sta che due fendenti, all’emitorace destro e alla gola, raggiungono la signora, la quale si accascia in un lago di sangue.
I congiunti sentono le urla disperate della vittima; si precipitano in aiuto e chiamano i soccorsi.
Arriva poco dopo un’ambulanza del 118 dell’ospedale di Cariati; il medico si rende conto della gravità della situazione e dispone il trasporto verso il nosocomio “Giannettasio” di Rossano ove i sanitari provvedono ad un immediato intervento di sutura della gola.
Ma c’è il polmone destro che desta preoccupazioni, sicché a seguito del drenaggio, la signora è trasportata, in prognosi riservata, in elisoccorso presso il reparto di rianimazione dell’ospedale “Pugliese” di Catanzaro.
Nella giornata di oggi i medici valuteranno se è il caso di intervenire chirurgicamente, e comunque Nella non appare in pericolo di vita.
Giungono, nel frattempo, i carabinieri del nucleo radiomobile, i militari della Benemerita di Mandatoriccio e gli organi operativi del comando provinciale dell’Arma. L’episodio ha suscitato enorme apprensione nella piccola comunità pietrapaolese: qui si conoscono tutti e si sa ogni cosa di ciascuno.
La coppia, dicono in paese, non aveva alcun tipo di problema; sposati da 12 anni, vivevano in perfetta armonia, sicché appare arduo trovare una motivazione al folle gesto che ha prodotto, purtroppo, una ferita probabilmente insanabile.
Andrea era un volto conosciutissimo, un bravo ragazzo in divisa che si vedeva spesso quando era di pattuglia sulle strade; una persona davvero per bene: “Mai uno screzio, né una parola di troppo – confermano gli amici dell’agente – ma tanta, tanta umanità, come quella che metteva nel suo impegno quotidiano. Amava il suo lavoro ed era sempre disponibile”.
Ma qualcosa deve essersi inceppato, perché Andrea, quando arrivano carabinieri e polizia in Via Sanremo, dà in escandescenza e, sembra, ripete parole e frasi senza senso.
Lo choc per Andrea (difeso dal legale di fiducia, avvocato Francesco Cornicello del foro di Rossano il quale, per il momento, in attesa di conoscere gli atti, non si pronuncia) deve essere devastante se il sostituto procuratore della Repubblica titolare delle indagini, Paolo Remer, ne dispone il ricovero temporaneo presso il Centro di osservazione psichiatrica di Reggio Calabria per accertare le sue condizioni fisico – psichiche.
Solo Nella, non appena si riprenderà, può squarciare il velo di una misteriosa e malinconica tragedia per la quale ad Andrea è stato contestato il pesante reato di tentato omicidio aggravato.

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