SCALA COELI - L'INCONTRO DEI SINDACI CON L'ASSESSORE REGIONALE ALL'AMBIENTE SI RIVELATO UN FLOP DI PRESENZE ED E' STATO ANCORA UNA VOLTA UNA INUTILE PASSERELLA - IL TERMOVALORIZZATORE ? NON ERA ALL'ORDINE DEL GIORNO - BATTIBECCO FINALE TRA ASSESSORE ED UN CITTADINO






SCALA COELI - E la riunione tra l’assessore regionale all’ambiente, Silvio Greco, ed i sindaci del territorio, che doveva mettere la parola fine al problema della paventata mega discarica e della realizzazione di un inceneritore in località Pieditorti, si risolve, anche per improvvisi impegni di parte, nel classico buco nell’acqua.
L’incontro è stato anticipato alle 15,30, e già di per se è un fatto che ha prodotto la rabbia postuma di diversi cittadini: erano in pochi a sapere del cambio d’orario.
Risultato: con un parterre così importante comprendente i sindaci di Scala Coeli (ed è un miracolo) Cariati, Terravecchia, Campana, Mandatoriccio, Pietrapaola ed Umbriatico, nella bella Sala della Musica di Via Provinciale c’erano appena 18 persone.
Antonio Loiacono, consigliere comunale di maggioranza, non ci sta, e grida alla scandalo: “È vergognoso non avvisare per tempo dello spostamento di un vertice così importante. Non voglio assolutamente polemizzare, ma è un fatto che mi è stato impedito di poter dare il mio contributo, certamente opinabile, ad una discussione di massimo rilievo pela collettività”.
La sparuta platea pende dalle labbra del primo cittadino scalese.
Mario Salvato dice e non dice; si affanna; annaspa, e, alla fine, dopo un concitato giro di parole, alla stregua dell’immagine a lui cara di certi condottieri che suonano la carica e non partecipano alla battaglia, tuona: “Noi siamo contro ogni ipotesi di discarica pubblica e di inceneritore”. Applausi.
Ma quando conferma che ha intentato azione legale nei confronti di chi lo avrebbe calunniato per la questione, scatta il silenzio: lui non è tipo da essere contraddetto, anche quando non accoglie i suoi gentili ospiti nel suo comune.
Ceri nobili sentimenti sono smorzati da Silvio Greco il quale, dopo avere narrato delle fatiche autentiche da lui sostenute negli ultimi tempi in ordine alla squallida vicenda delle “navi dei veleni”, espone la sua filosofia ambientale.
Ma la tensione sale quando un cittadino, Roberto Parise, chiede lumi sulla discarica che una società privata, la Bieco s.r.l., ha intenzione di costruire in località Pipino, sempre a Scala Coeli.
Eppure il buon Parise mostra, documenti alla mano, che l’assessorato regionale all’ambiente ha concesso alla Bieco il nulla osta per la valutazione dell’impatto ambientale.
Traduzione: quella discarica privata si farà.
Greco glissa, e dopo vivace polemica a colpi di “lei mente perché non è preparato”, abbandona la sala. Ci sembra imbufalito.
Gli si accodano i sindaci, a guisa di una canto del Purgatorio, e la discussione, in vero mai iniziata, finisce lì.
Di risposte non se ne è avute, e resta l’amaro in bocca a chi voleva dire la sua, come a Mario Sero, capogruppo del Pd in consiglio comunale: “Non è stata nemmeno una passerella, ma l’ennesima presa per i fondelli da parte del sindaco di Scala Coeli e di tutti i suoi colleghi del territorio, incapaci, ancora una volta, di schierarsi unitariamente a difesa della nostra zona. Ma forse è mancato il tempo per istruirli a dovere”.


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