A PROPOSITO DI DISCARICHE …..MENO MALE CHE LEONARDO C’E’ ! RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO COMUNICATO STAMPA DI ANTONIO LOIACONO CONSIGLIERE COMUNALE DI SCALA COELI






Scala Coeli - La questione ambientale del territorio, sollevata dalla ipotesi, ormai scongiurata, di realizzare in Scala Coeli una discarica pubblica o, in alternativa, un inceneritore, sta scatenando un mare di polemiche sulle quali, nonostante il senno di poi, è opportuno fare chiarezza per onestà intellettuale e per il rispetto doveroso che chi occupa una carica elettiva deve avere nei confronti dei cittadini.
La discussione si è adesso spostata sulla eventuale costruzione, per la verità ancora misteriosa, di una discarica privata a cura della Bieco Srl in località Pipino.
Ebbene, le illazioni pubbliche ed i sospetti che sta seminando nei miei confronti il sindaco di Scala Coeli, Mario Salvato, allo scopo, probabilmente, di ricostruirsi la “verginità perduta”, hanno ormai passato il segno della decenza e debordano in ricostruzioni tanto fantasiose quanto diffamatorie.
La Bieco srl, quando ero assessore alle attività produttive, fu presentata a me, al sindaco ed a tutta la maggioranza nel settembre del 2008.
La proposta della società era appunto quella della realizzazione di una discarica.
Ci furono prospettati anche gli introiti, le cosiddette royalties, che sarebbero spettate al Comune: invero cospicue somme di danaro che avrebbero potuto risollevare le dissanguate finanze pubbliche.
Pretendemmo che la Bieco si facesse carico di illustrare, per iscritto, i vantaggi dell’operazione attraverso un libricino (stampato in migliaia di copie e custodito fino a poco tempo fa presso gli uffici della polizia municipale) da diffondere nelle scuole e nella popolazione, affinché ciascuno si rendesse conto, soprattutto alla luce delle attuali “resistenze” popolari, quali effettivi vantaggi, salvaguardando comunque la salute di tutti, sarebbero sortiti da una offerta del genere.
Nel dicembre del 2008, per altri problemi, pur rimanendo, per coerenza politica, in maggioranza, ho rimesso le deleghe, a suo tempo assegnatemi, nelle mani del sindaco, e da allora non sono assolutamente a conoscenza dell’iter iniziato dalle parti.
Ma il Salvato, accerchiato da una protesta popolare che coinvolge tutti i comuni del territorio, non trova di meglio che denigrarmi, sostenendo la mia amicizia, che non disdegno, con i soci della Bieco.
Questa circostanza non significa assolutamente che io abbia mai posto “imprimatur” a chicchessia.
Anzi, sono, e rimango, contrario a qualsiasi forma di smaltimento dei rifiuti che non preveda, prima, una raccolta differenziata seria e costante.
Il Salvato, invece, che ha proseguito nell’avventura “discarica”, magari in buona fede, ha preferito la strada dei sotterfugi; dei silenzi; della chetichella ad ogni costo, scatenando una preoccupazione indicibile nei cittadini del vasto comprensorio.
Quando gli è stata data la possibilità di recitare un sincero “mea culpa”, si è gettato nell’esercizio che meglio gli riesce: gettare fango su chi reputa nemico perché contrario a certe sue idee, come se il dissenso fosse una colpa grave da espiare con contumelie ed offese cui egli, l’unto del Signore cui tutto è permesso, anche l’indecenza, si abbandona in un delirio di onnipotenza.
E comunque, da questo momento non accetterò più passivamente le menzogne che il sindaco di Scala Coeli dispensa a piene mani nei confronti della mia persona e della mia dignità, e diffido il medesimo Salvato ad astenersi da qualsiasi considerazione che non sia prettamente politica, ammesso che conosca i termini del decoro, della tolleranza e della democrazia.

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