NAVE VELENI: PRESTIGIACOMO, E' IL PIROSCAFO "CATANIA"





(AGI) - Roma, 29 ott. - Il relitto affondato a largo di Cetraro, in Calabria, non e' la nave dei veleni ma il piroscafo 'Catania'. Lo ha reso noto il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo in una conferenza stampa congiunta con il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso. La nave passeggeri 'Catania', ha spiegato la Prestigiacomo, fu costruita a Palermo nel 1906 e silurata nel corso della I Guerra Mondiale da un sommergibile tedesco il 16 marzo 1917. Per il procuratore Grasso il caso e' chiuso, "perche' le indagini hanno accertato che non ci sono elementi di radioattivita' ne' di inquinamento nel raggio di tre chilometri intorno alla nave. "Da quando e' iniziata questa vicenda", ha detto Grasso, "c'e' stata una vittima, la zona di Cetraro, piu' in generale la Calabria perche' i pescatori hanno smesso di pescare e gli albergatori sono preoccupati per la prossima stagione e tutta la popolazione non sa se potra' mangiare il pesce. Oggi arriva finalmente una risposta precisa che respinge tutte le insinuazioni. Grasso ha parlato di una vicenda giornalistica "irresponsabile" perche' non sono stati trovati riscontri agli allarmismi diffusi. Dunque, la nave a largo di Cetraro non e' la nave dei veleni, non contiene bidoni, la zona non e' inquinata. Il ministro Prestigiacomo ha sottolineato che in 47 giorni, un vero record, e' stato il tempo necessario a capire quello che era successo. Quindi il ministro dell'Ambiente ha polemizzato a lungo per come questa vicenda e' stata gestita perche' ha dovuto registrato l'ostilita' di sindaci, amministratori locali e persino della regione Calabria. La polemica ha fatto in modo che la pesca in Calabria e' in ginocchio per un allarme ingiustificato. Quindi il ministro dell'Ambiente ha ribadito la volonta' di contrastare in ogni modo il traffico di rifiuti e ha sottolineato come la lotta alle ecomafie "e' una priorita'" per il ministero dell'ambiente.

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