CARIATI - GRANDE EMOZIONI NEL CONSIGLIO COMUNALE: LO SHOW DI LEONARDO TRENTO, LE PRECISAZIONI DEL SINDACO SULLE DELIBERE DELLA CORTE DEI CONTI, MARIO SERO (PD) METTE SOTTO TIRO L’AMMINISTRAZIONE CON LE SUE INTERROGAZIONI, ANCORA DIFFICOLTA’ DI NUMERO PER LA MAGGIORANZA





Cariati – Se ieri vi erano dei sospetti oggi esistono certezze che la maggioranza è in ostaggio, a turno, dei vari consiglieri comunali. L’assenza dell’assessore Domenico Strafaci prima e l’abbandono dell’ex presidente del Consiglio e attuale capogruppo della lista “Amiamo Cariati”, Leonardo Trento, sono i maggiori indizi per pensare come l’attuale maggioranza è nervosa e non naviga in acque tranquille. “Lo show dell’assessore provinciale Leonardo Trento, - sostengono quelli dell’opposizione - che dovrebbe essere un esempio per i consiglieri comunali, è stato poco edificante, scandaloso, arrogante ed irriverente nei confronti del presidente del consiglio comunale, dello stesso consiglio e del sindaco. Il motivo, intendeva per forza intervenire durante l’intervento del consigliere di minoranza Mario Sero. Il presidente del Consiglio Cataldo Minò, rispettanto il regolamente gli ha negato la parola e Trento abbandona l’aula nervosamente.
Il consiglio si apre con le comunicazioni del Sindaco, al Consiglio Comunale, improntate per la maggior parte del tempo sulle delicate questioni sollevate dalla Corte dei Conti con delibere 316 e 320 del 28.04.2009;
Il capogruppo del PD, Mario Sero, ha fatto rilevare al sindaco che, vista la delicatezza dell’argomento, la vicenda dei rilievi della Corte dei Conti avrebbe meritato una discussione come punto all’ordine del giorno; il sindaco ha comunicato che con delibera n. 638 del 20.10.2009 la Corte dei Conti ha mosso nuovi rilievi al comune di Cariati e che avrebbe, come da richiesta del consigliere Sero, portato la questione come punto all’ordine del giorno al prossimo consiglio (staremo a vedere!!);
Si è passato poi alle quattro scottanti interrogazioni sollevate dal Capogruppo del PD Mario Sero, che vasta eco hanno avuto sulla stampa nei mesi scorsi;
1) la prima interrogazione verteva sull’affidamento alla società SOGEFIL della riscossione dei tributi comunali, il sindaco ha replicato con risposta scritta non indicando per come richiesto il nominativo del legale rappresentante della SOGEFIL che secondo l’interrogando sarebbe legato a rapporti di parentela con un assessore del comune di Cariati; il sindaco non ha indicato la somma complessiva e le percentuali percepite dalla SOGEFIL su ogni cartella negando che tra i dipendenti della SOGEFIL vi fossero parenti di membri della Giunta Municipale; il consigliere Mario Sero nel replicare si è dichiarato assolutamente “INSODDISFATTO” della risposta avuta dal sindaco, in quanto alla SOGEFIL, in via sperimentale, è stato dato un appalto per la riscossione dei tributi della durata “DI ANNI CINQUE” ciò ha fatto letteralmente infuriare il Capogruppo Mario Sero, in quanto con questa operazione, si era vincolato l’Ente “in via sperimentale” per un lungo lasso di tempo; Sero Mario inoltre ha contestato all’Amministrazione l’errore madornale, e dannoso per l’Ente, di avere dato la riscossione dei tributi anche nei confronti dei non morosi, e cioè, di quelle persone oneste che sono tante, che hanno sempre pagato la TARSU e tutti i tributi comunali. Sarebbe stato meglio, secondo il Capogruppo del PD, dare alla SOGEFIL il recupero dei tributi dei soli contribuenti morosi, si sarebbe avuto in tal modo un’enorme risparmio per l’Ente, che secondo il contratto vigente, è tenuto a pagare le provvigioni alla SOGEFIL, anche sui contribuenti non morosi; dubbi sono stati manifestati circa i dipendenti della SOGEFIL o società ad essa collegate, che apparterrebbero a parenti di membri della Giunta Municipale;
2) in merito alla seconda interrogazione, inerente la questione legalità all’interno del comune di Cariati, il capogruppo Mario Sero ha affondato i colpi sulla questione morale dell’Ente finita sotto la lente di ingrandimento del Procura della Repubblica e della Corte dei Conti, circa presunte irregolarità ed illegittimità; Sero Mario, in sede di replica, è stato interrotto con toni incivili dal Capogruppo Leonardo Trento, assessore provinciale, e provocato con immotivate derisioni dall’assessore ai lavori pubblici Celeste, tali atteggiamenti hanno reso più incalzante la “requisitoria” del capogruppo Sero, che ha dapprima redarguito i consiglieri Trento e Celeste a rispettare le norme che regolano l’andamento del consiglio comunale, e di poi ha chiesto al Presidente del Consiglio, Cataldo Minò, di zittire gli incauti e provocatori consiglieri di maggioranza, cosa che puntualmente il Presidente del Consiglio ha fatto; sul punto il consigliere Mario Sero si è dichiarato assolutamente insoddisfatto della risposta del Sindaco alquanto elusiva e fumosa; a parere del Primo Cittadino, infatti, ci sarebbero delle indagini penali in corso frutto di esposti e denunce della minoranza e di qualche privato, amico della minoranza; tale risposta, priva di fondamento è stata ritenuta risibile dal Capogruppo Sero; alla fine di questa interrogazione, il Capogruppo di maggioranza Leonardo Trento, dopo avere interrotto provocatoriamente Mario Sero con parole che non si addicono ad un assessore provinciale, ha chiesto di intervenire sul punto per fatto personale; il Presidente Minò, dimostrando almeno in questa occasione piena autorevolezza ed autonomia decisionale non ha concesso al Capogruppo Leonardo Trento di poter intervenire negandogli giustamente la parola; l’assessore provinciale Trento a questo punto, immaturamente, ha abbandonato la seduta consiliare in protesta e contrapposizione con la sua stessa maggioranza, rea di lesa maestà per non avergli concesso la parola su un punto, che a dir la verità non gli spettava, non solo perché sulle interrogazioni non sono ammesse repliche o interventi di esponenti della maggioranza, ma soprattutto, perché nessun fatto personale era invocabile atteso che, era stato lo stesso Trento ad interrompere ed a sproloquiare contro il Capogruppo Mario Sero;
3) sulla terza interrogazione riguardante il cinema – teatro, ha risposto il Vicesindaco Cataldo Perri, il quale, dissotterrando l’ascia di guerra, dava atto alla precedente amministrazione Arcuri di cui Mario Sero era assessore ai lavori pubblici, di avere aottenuto il finanziamento di 570.000 € per il completamento del cinema – teatro, essendo stato inserita tale opera nei fondi PIT, operazione questa che Perri dichiarava ILLUMINANTE, Perri poi ringraziava il Capogruppo Mario Sero, per l’interrogazione proposta e per avere portato nell’assise consiliare una problematica che sta a cuore di tutti i cittadini; in risposta Mario Sero ricordava a quanti avevano la memoria corta di avere nell’anno 2003 – 2004 fatto realizzare opere complementari al cinema – teatro, quali la recinzione di tutta l’area, la bitumazione dell’area interna, l’illuminazione di tutta l’area interna, la realizzazione di marciapiedi ed aiuole, il posizionamento di due fontanine d’acqua, tutto questo utilizzando un ribasso d’asta per un’altra opera; preso atto pertanto, del riconoscimento ufficiale del Vicesindaco Perri, all’operato dell’ex assessore Mario Sero, lo stesso si è detto parzialmente soddisfatto della risposta ricevuta soprattutto in merito alle rassicurazioni circa un imminente inizio della stagione teatrale che dovrebbe investire il nostro cinema – teatro;
4) in merito all’ultima interrogazione riguardante la discarica privata nel comune di Scala Coeli, il Sindaco ha ribadito che oltre alla tramontata ipotesi della discarica pubblica e del termo - valorizzatore, anche la discarica privata sicuramente, non verrà realizzata in quanto, gli Enti preposti non rilasceranno alcun parere favorevole, il Sindaco ha poi chiarito il tenore delle dichiarazioni date alla Stampa dal consigliere Leonardo Trento, circa un presunto progetto di recupero e valorizzazione dei rifiuti da parte dei Sindaci del territorio di cui Cariati fa parte, rassicurando che anche questo progetto probabilmente non verrà realizzato; a questo punto in sede di replica, il consigliere Mario Sero, si è dichiarato parzialmente soddisfatto della risposta, esplicitando al Sindaco che solo grazie all’intervento del consigliere Antonio Loiacono di Scala Coeli, alle pubblicazioni del Ponte- online, agli articoli del corrispondente del quotidiano della Calabria ed ai puntuali interventi del Capogruppo del PD Mario Sero, appoggiato da tutta la minoranza consiliare, è stata messa in campo un’azione sinergica di tutto il territorio che ll’unanimità si è espressa per mantenere “incontaminato” il nostro territorio e scongiurare che lo stesso diventasse una pattumiera;
Si è poi passati alla votazione di 7 punti riguardanti ratifiche di delibere di Giunta Municipale ad oggetto variazioni di Bilancio; i punti sono stati approvati con i soli voti della maggioranza, mentre l’opposizione compatta ha votato contro. I punti in oggetto sono stati approvati grazie al senso di responsabilità dalla minoranza che non ha abbandonato l’aula, evitando così di far venire meno il numero legale stante l’ABBANDONO della seduta del consigliere Trento
Alla unanimità si è poi votato il rinvio del punto all’ordine del giorno, riguardante i borghi autentici d’Italia.
A questo punto l’opposizione per motivi di opportunità politica decideva di abbandonare la seduta e non partecipare alla discussione degli ultimi 2 punti posti all’ordine del giorno;
Dopo molti “richiami” imploranti ritorna su propri passi il Capogruppo Leonardo Trento che siede di nuovo sui banchi della maggioranza, dopo che era stato ad origliare dietro la porta d’ingresso dell’aula consiliare, il quale prendeva la parola, per offendere i consiglieri di opposizione che non erano più presenti, e poi per votare a favore della realizzazione del punto 13, avente ad oggetto recupero di alloggi di edilizia sociale; in definitiva è stato un consiglio in cui il capogruppo Mario Sero ha tenuto sotto scacco, inchiodando l’amministrazione alle sue responsabilità, soprattutto in merito alla questione morale e legale che sta investendo il comune, ed alla questione tributi affidati alla SOGEFIL, sono state proprio queste argomentazioni, ficcanti e penetranti, come una spada, che hanno fatto perdere la testa a Leonardo Trento, il quale ha dato prova di una poca maturazione politica, nonostante rivesta la carica di assessore provinciale.

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