LA SANA SATIRA DEL PONTE-ONLINE - OGNI RIFERIMENTO A FATTI O PERSONE E PURAMENTE C ASUALE ========= PLIN PLIN




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Il Palazzo è stato sede, qualche giorno fa, di una tempestosa seduta dei nostri amati governanti.
Si dovevano varare delle delibere, due delle quali di assoluto rilievo: la castrazione chimica delle opposizioni e la raccolta obbligatoria dei tappi di plastica.
Sulla castrazione i pareri divergono.
Mastro Lindo la ritiene necessaria: “In verità, le minoranze, finalmente, smetteranno di dire sciocchezze e, quel che più conta, non potranno riprodursi. In verità noi lavoriamo per il futuro, e se riusciamo a neutralizzare certi spermatozoi ribelli, avremo definitivamente liberato la società, per sempre, da certi rappresentanti che, in verità, presentano, ogni giorno decine e decine di interrogazioni”.
Sulla linea di Mastro Lindo convergono Erre Moscia, il Puffo Peppe Don e Micuzzo Tremonti.
Sono contrari, invece, Catàvur e Pippi Calzelunghe.
Per Catàvur sarebbe più semplice, e meno invasivo, sottoporre i nemici all’ ascolto della tarantella: “State tranquilli che dopo qualche ora si ammosceranno definitivamente. E poi, chi castriamo? Totònnolo è in andropausa; Màriolo non pratica; Alfònsolo è spompato; Giàncolo non c’è; Tòmmolo ce l’ha piccolo; Gìnolo è virtuale e Rìtola è femmina”.
Pippi Calzelunghe propone, invece, una crociera intorno al mondo: “Scaricheranno talmente i loro ormoni da rimanerne senza”.
Ma c’è un problema: Chi dovrebbe pagare il viaggio?
Comunque, fra una discussione e l’altra, la delibera, immediatamente esecutiva, passa: la castrazione sarà effettuata fra qualche giorno all’ospedale di Trebisacce, perché quello di Cariati, nonostante la presenza di bravi medici, non funziona più.
Mastro Lindo è felice: “ Ve l’avevo detto: in verità solo noi ce l’abbiamo duro!”
L’altro punto, su cui convergono tutti i bravi ragazzi di Mastro Lindo, passa senza difficoltà.
La proposta è quella di raccogliere i tappi di plastica.
“Perché – s’infervora Mastro Lindo – in tempi di crisi, affannarsi per intercettare soldi a destra e a sinistra sottraendo tempo prezioso al nostro amato Principe che, in verità, sta girando tutti i concessionari della provincia per cambiare macchina?”
Qualcuno pensa: “Ma come. Quella nuova l’ha comprata l’altro giorno!”.
Eppure, al solo nome del “Principe” tutti si inchinano e, dopo un rispettoso minuto di raccoglimento, scoppia un fragoroso “Hip Hip Urrà. Lunga vita al nostro Principe!” (E anche alla sua macchina, speriamo).
Dunque, molto meglio l’autarchia e reinvestire in casa tutto quello che riusciamo a produrre.
“Ma – dice Mastro Lindo – siccome, in verità, non produciamo un tubo ma beviamo, imperterriti, acqua minerale naturale, perché quella che mandiamo nelle case dei cariatesi non è potabile, siamo i primi consumatori calabresi di tappi di plastica, tanto da averne eletto qualcuno anche nella maggioranza. Noi, in verità, raccogliamo i tappi (senza darli a quelli che raccolgono la spazzatura, per carità, sennò chissà dove fanno a finire) e li rivendiamo, così ricostruiremo, finalmente, la spiaggia; finiremo il porto e, se ci avanzerà qualcosa, ce ne andremo, in verità, tutti a Bruxelles”.
Per l’occasione, il fantasioso Catàvur ha composto la tarantella “A ballata e ru mullagghiu”, ed il Gran Comunicatore ha coniato lo slogan: “Bevo Mastro Lindo e mi depuro. E faccio PLIN PLIN”.

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