SALUTE: ITALIANI PIU' VECCHI E PIU' LONGEVI, 61% STA BENE





(AGI) - Roma, 10 dic. - Gli italiani invecchiano, vivono piu' a lungo e si sentono bene. Lo dimostrano i dati contenuti nella Relazione sullo Stato Sanitario del Paese 2007/2008 presentato dal Ministro Maurizio Sacconi e dal Vice Ministro della Salute Ferruccio Fazio. Nel 2009 l'indice di vecchiaia (rapporto tra popolazione ultrasessantaquattrenni e quella con meno di 15 anni) e' pari al 143%. Il processo di invecchiamento investe tutte le regioni d'Italia, particolarmente quelle settentrionali e centrali. Gli individui con piu' di 64 anni hanno raggiunto il 20,1% della popolazione mentre i minorenni sono solo il 17%. Il 61% della popolazione italiana si considera in buona salute mentre il 6,7% da' una valutazione negativa delle proprie condizioni di salute. In generale, la proporzione di quanti dichiarano di sentirsi male o molto male e' piu' alta tra le donne e il divario aumenta al crescere dell'eta'. In base ai dati del 2005 si evidenzia che degli 83,7 anni mediamente vissuti da una donna, solo 51,6 sono vissuti in buona salute mentre per un uomo dei 78,1 anni vissuti in media 54,5 sono vissuti in buona salute. La caratteristica dello svantaggio femminile in termini qualitativi e' comune a tutte le regioni. Lo scenario che si configura invece in termini di aspettativa di vita libera da disabilita' e' sicuramente migliore di quello delineato dall'indicatore della speranza di vita in buona salute ed in questo caso emerge un vantaggio femminile. Nel 2005 un uomo di 65 anni si aspetta di vivere ancora 17,5 anni di cui 14,9 anni in piena autonomia; mentre le donne sessantacinquenni hanno una speranza di vita pari a 21,3 anni dei quali 16,2 liberi da disabilita'. Si osserva inoltre un'evoluzione positiva tra il 2000 ed il 2005: all'aumento della speranza di vita totale corrisponde un incremento maggiore di quella libera da disabilita'

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