Mons Marcianò ai ministranti: “È il vostro primo sì al Signore”




Cariati - Maria Scorpiniti - Si è svolta a Cariati, il 22 novembre scorso, la festa di Cristo Re. Presente per l’occasione, come lo scorso anno, nella parrocchia più numerosa del centro jonico e l’unica della diocesi di Rossano–Cariati a portare questo titolo, l’arcivescovo mons. Santo Marcianò che ha presieduto la celebrazione eucaristica, inaugurando anche il nuovo anno pastorale per i gruppi e i movimenti presenti nell’esperienza ecclesiale. Hanno concelebrato don Mosè Cariati, parroco di Cristo Re, don Santo Battaglia, don Angelo bernardis, cappellano ospedaliero, e don Gesualdo De Luca, responsabile regionale del Movimento Apostolico, il gruppo che nella stessa serata ha dato inizio alle consuete catechesi annuali. Nell’ambito dei festeggiamenti, circa venti piccoli ministranti hanno ricevuto l’investitura a poter iniziare il loro servizio all’altare. L’Arcivescovo ha articolato il suo intervento intorno all’anno sacerdotale, riferendosi alla chiamata dei bambini presenti, che si sono preparati nei mesi precedenti ed hanno espresso con gioia e semplicità il loro “sì”, necessario per iniziare il servizio dell’altare. Mons. Marcianò, rivolgendosi ai movimenti presenti, ha parlato dell’identità laicale riferendosi alla diversità dei ministeri e alla relazione comunionale tra gruppi: “Lo scopo delle aggregazioni ecclesiali- ha affermato- è l’apostolato, che consiste nell’identificazione tra l’essere e il fare, per vivere dentro la Storia e raggiungere ogni creatura”. L’Arcivescovo ha anche aggiunto di aver percepito, all’interno della parrocchia, la tensione alla comunione autentica nell’attitudine a servire la chiesa di Cristo, che è, in sostanza, servire l’uomo; concludendo, ha parlato della crisi, non tanto etica, quanto antropologica, che caratterizza la società moderna, per cui l’uomo di oggi sta perdendo di vista la sua identità e la sua dignità; occorre superarla, secondo mons. Marcianò, cercando la verità che Cristo è venuto a rivelare in maniera originale. Dopo il suo intervento, sono state benedette le nuove tuniche, dando inizio al rito della vestizione dei ministranti. Al termine della cerimonia, nel cortile della chiesa è stato allestito un abbondante buffet preparato dai genitori e dai catechisti

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