TORREFARO E MONTONE DUE STORIE CHE DIMOSTRANO COME I CITTADINI, PER QUEST’AMMINISTRAZIONE, NON SONO SULLO STESSO PIANO – ALLA FINE A PAGARE E’ SEMPRE IL SOLITO PANTALONE






La lettera che pubblichiamo deve fare meditare non solo i soliti cervelloni, che tirano le fila della maggioranza amministrativa di Palazzo Venneri, ma deve far riflettere anche quei consiglieri di maggioranza che servono solo per l’alzata di mano per dire sì oppure no a certi punti all’odg in Consiglio Comunale.
Gli amministratori devono spiegare ai cittadini di Cariati perché in occasione del pagamento del famoso MONTONE (come riferiscono i firmatari della lettera), decisero di non fare opposizione per non aggravare le spese legali e non il che sarebbe stato un danno per il Comune, oggi davanti ad un’opera realizzata, programmata, discussa, voluta da qualcuno in particolare, festeggiata dai massimi esponenti dell’amministrazione (vedi filmato nella sezione video del Ponte-online), ci si oppone con fermezza. La domanda sorge spontanea perchè non si vuole pagare l’opera ? forse per punire Fedele Longobucco che non la pensa più politicamente come l’attuale maggioranza del governo cittadino ? ci auguriamo di no
Ricordiamo che del problema è informata la magistratura ed esiste già un’inchiesta della guardia di Finanza.
Tanto alla fine paga sempre il solito pantalone alla faccia dello strapotere di quanti doveva riportare Cariati alla normalità.



RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Spett.le Il Ponte on line
Cariati
LA TORREFARO …. NON HA MAI FINE….
Caro Direttore,
Ti rappresento l’ennesimo sperpero dei soldi pubblici operato dall’amministrazione guidata da Giovanni Filippo Sero.
Ormai è notorio che Fedele Longobucco (coordinatore dell’MPA di Cariati) ha realizzato la Torrefaro nel porto di Cariati, con impegno di forze fisiche e di capitali aziendali propri;
Purtroppo lo scempio operato ai danni del Longobucco e, soprattutto, dell’Erario comunale, non ha mai fine.
Gli amministratori locali ed il neo-dirigente dell’Ufficio dei Lavori Pubblici, pur essendo coloro che hanno incaricato il Longobucco ad eseguire la realizzazione della Torrefaro e dell’impiantistica necessaria, ad oggi negano l’evidenza dei fatti sostenendo che le opere non sono state realizzate dal Longobucco a seguito di incarico da parte del comune:il nostro cittadino lo avrà fatto per beneficienza?.
Nella marchingegnosa opera di negare ad ogni costo i diritti del Longobucco, i nostri amministratori, sodalizzano in una condotta che lo stesso Longobucco ha denunciato alla Procura della Repubblica di Rossano e della quale aspettiamo gli esiti.
In effetti, per giustificarsi della loro incapacità amministrativa, i nostri amministratori, invece di decidere di chiudere un esempio di cattiva amministrazione e pagando il dovuto ad un onesto lavoratore, decidono, in modo scellerato, di spendere altri soldi dell’erario conferendo due incarichi al “solito avvocato” di famiglia/partito - come se a Cariati non ne esistessero altri - per proporre opposizione ai decreti ingiuntivi emessi dalle Autorità competenti in virtù di elementi di fatto e di diritto probabilmente fantasiosi, soprattutto alla luce delle riprese video effettuate al momento dell’innalzamento dell’opera dove i nostri amministratori erano TUTTI PRESENTI ad assistere alla realizzazione della torrefaro.
Se la matematica non è un opinione al Longobucco sono dovuti circa €. 8.000,00 (tra importi dei lavori, interessi ed onorari del suo avvocato). A questi si aggiungono poi, per volontà politica, gli acconti dati al legale del Comune per proporre opposizione, che ad oggi ammontano ad €. 616,00, a cui si andranno ad aggiungere il saldo della parcella di quel legale (che potrà aggirarsi in base al tariffario professionale a circa €. 5.000,00) ed infine, dovranno aggiungersi gli onorari del legale del Longobucco che, all’esito dei giudizi vittoriosi, verranno liquidati dal Giudice.
Praticamente un lavoro che inizialmente sarebbe costato circa €. 6.800,00 verrà a gravare sul bilancio del Comune per la bella somma di €. 16.000,00/17.000,00 (di poco superiore al “Montone” di alcuni anni fa!!!).
Questo sì che è un esempio di una buona amministrazione. L’amministrazione di Giovanni Filippo Sero è riuscita a centrare il senso del principio costituzionale dell’efficienza amministrativa e, soprattutto, a rispettare i vincoli di bilancio. Se continuerà di questo passo il patto di stabilità sarà garantito: ai posteri verrà riservato un esempio di buona e sana amministrazione !!!!
A pagare saremo sempre noi.?!?!?!?!.
Con osservanza
Nicola Filardo
Fedele Longobucco


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