MONTA LA POLEMICA SUL PROBLEMA DELLA TORREFARO - DURO ATTACCO DEL CAPOGRUPPO DEL PD MARIO SERO AL SINDACO GIOVANNI FILIPPO SERO - MARIO (SERO) "IL SINDACO GIOVANNI FILIPPO MI DEVE FORMALE SCUSE IN SENO AL CONSIGLIO COMUNALE"





RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO IL COMUNICATO STAMPA DEL CAPOGRUPPO DEL PD AL COMUNE MARIO SERO

Al presidente del consiglio
del comune di
Cariati

Al Sig. Sindaco
Del comune di
Cariati

Oggetto : interrogazione ex art 46 regolamento per il funzionamento del consiglio
Nella Mia qualità di capogruppo consiliare del “Partito Democratico” con la presente ai sensi dell’art.46 reg. funz. Cons.
INTERROGO
La S.V. Ill.ma, con risposta sia orale che scritta, al fine di sapere quali iniziative politiche ed amministrative intenda adottare,questa amministrazione, al fine di evitare inutili e costosi contenziosi giudiziali con i creditori dell’Ente che reclamo di essere “pagati” ;
resistere in giudizi o procrastinare “sine die” i pagamenti dei creditori esporrà l’Ente ad ulteriori debiti che graveranno sui futuri bilanci e,attesi i tempi della giustizia civile, anche sui bilanci della prossima amministrazione comunale (il suo mandato caro Sindaco scade nella primavera del 2011);
Emblematica appare la vicenda legale della “torre Faro” del porto di Cariati che ha determinato ben due procedure giudiziali avendo codesta amministrazione deciso di opporsi alle ingiunzioni con nomina di legale a difesa delle ragioni dell’Ente, giuste delibere di G.M. nn.214 e 216 del 21.12.2009; sarebbe stato saggio ed opportuno, da parte di codesta ammnistrazione, avviare un tentativo di conciliazione quanto meno per l’ingiunzione emessa dal giudice di Pace di Cariati per la somma di €.276,00, invece la sua amministrazione, scegliendo la costosa via della opposizione, ha già dovuto anticapare al legale dell’ente la somma di €.304,27, solo a titolo di fondo spese; per la verità detta ingiunzione non parrebbe riguardare lavori o servizi della predetta “torre faro”, ma altri di ben diversa natura, ragion per cui non si comprendono i motivi della scelta amministrativa di opporsi ad entrambi le ingiunzioni; nè, tanto meno, dal corpo della delibera è dato evincere quali siano le “reali motivazioni” per le quali l’Ufficio Tecnico comunale ha inteso relazionare nel senso che esistono i presupposti per resistere in giudizio;
stupisce, poi, il contenuto della delibera n.215 del 21.12.2009 con la quale l’Ente, da Lei amministrato, riconosce ad una cittadina il ristoro dei danni, nella misura di €. 1.600,00, dando atto nel corpo della medesima delibera che “va comunque esclusa la responsabilità dell’Ente….” e che la delibera viene adottata per “evitare contenzioso tra le parti e consequenziale aumento di spese per l’Ente….”
Viene spontaneo chiedersi come mai codesta amministrazione utilizzi l’istituto della “transazione” solo per alcuni cittadini, mentre per altri si opta per la risposta muscolare di resistere in giudizio ( e non mi riferisco solamente alla questione della “torre faro”);
deprecabili, caro Sindaco, appaiono le sue esternazioni, ribadite a mezzo stampa in un articolo del quotidiano della Calabria pubblicato in data 03.01.2010 a pagina 42, con le quali definisce “ignobile ….ed uno squallido gioco al massacro “ il mio comunicato stampa nel quale esternavo dubbi ed interrogazioni, a proposito delle delibere sopra indicate, con le quali la sua amministrazione decideva di resistere in giudizio;
le ricordo, ove mai mai avvesse problemi di memoria, che già nel Consiglio Comunale del 26.11.2009 avevo sollevato dubbi sul perché le fatture della ditta “femar”, datate 2007, non fossero state saldate o quanto meno portate al vaglio del consiglio, quali debiti fuori bilancio, e ciò prima che venissero richiesti ed emessi i due decreti ingiuntivi; il mio pertanto non è un ignobile tentaivo di strumentalizzare la vicenda né uno squallido gioco al massacro, come da ella incautamente sostenuto; semmai le ho dato prova, ancora una volta, di averci visto giusto cercando di mettere l’amministrazione al riparo di gravose spese giudiziali e di lite;
quanto poi alla più grave affermazione da ella propalata alla stampa e cioè che il sottoscritto consigliere “rischia l’osso del collo avventandosi in bislacchi tentativi di strumentalizzazione….” gradirei sapere, in consiglio comunale, in risposta a questa mia interrogazione, l’effettivo significato della frase medesima e se cioè il sottoscritto interrogante d’ora in avanti deve “tacere” per non rischiare la propria incolumità fisica(l’osso del collo ) ;
debbo constare, ancora una volta, la rozzezza delle sue propalazioni, l’inaudita cattiveria nei confronti dell’interrogante consigliere di opposizione, reo, ancora una volta, di svolgere il proprio compito di controllo e di critica politica sugli atti compiuti dalla G.M.;
per l’ennesima volta, caro Sindaco, Lei mostra di avere “i nervi scoperti “ e di non saper ricoprire con stile ed eleganza il ruolo di primo cittadino che gli elettori le hanno affidato ;
la invito, per il futuro, a volersi astenere da propalazioni similiari nei miei confronti per le quali, avanti al prossimo consiglio comunale, ATTENDO LE SUE FORMALI SCUSE !!!!!
Mario Sero

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