ROSARNO: GLI EXTRACOMUNITARI LASCIANO LA CITTA'





(AGI) - Rosarno (Reggio Calabria), 9 gen. - Stanno lasciando in fretta Rosarno gli immigrati africani presenti in massa in citta' fino a pochi giorni addietro per lavorare negli uliveti e negli agrumeti della piana di Gioia Tauro. In centinaia hanno raccolto in fretta e furia i loro bagagli, quasi sempre buste stracolme di stracci, per salire sui pullman messi a disposizione dalle autorita' per trasferirli nei centri di prima accoglienza di Crotone, Bari o della Sicilia. Molti di loro si sono allontanati in treno sotto l'occhio vigile delle forze dell'ordine, oppure con mezzi propri per raggiungere la Campania o la Sicilia, dove sperano di poter prestare la loro opera nelle campagne. Dopo gli scontri violenti verificatisi nella serata di giovedi' e nella mattinata di ieri, gli immigrati africani, che fino a pochi giorni fa avevano ricevuto la solidarieta' di molti rosarnesi e delle associazioni di volontariato, sono diventati i nemici da additare. Anche la Chiesa e' preoccupata per il loro futuro: "la vostra sicurezza e' in pericolo", diceva loro don Pino Demasi, referente di "Libera", nel tentativo di convincerli a lasciare la citta' senza opporre alcuna resistenza. Gli africani, dopo alcuni episodi di aggressione verificatisi dopo gli scontri, ai loro danni, non si sentono piu' sicuri e lasciano la piana di Gioia Tauro. Ma questo apre adesso un altro problema: "gli impiegheremo - si chiedeva oggi un imprenditore agricolo della zona - nella raccolta della frutta!"

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