FETO SOPRAVVIVE AD ABORTO: CURIA, SCONCERTA SUPERFICIALITÀ MEDICI





Rossano - "Sua eccellenza mons. Santo Marciano', Arcivescovo della diocesi, da sempre impegnato a difendere e promuovere la sacralita' e l'inviolabilita' della vita umana, denuncia con forza la gravita' del fatto, viste le allarmanti problematiche che la vicenda fa emergere". Inizia cosi' una nota ufficiale della Curia di Rossano (CS), che prende posizione su quanto accadutoal l'ospedale della citta' ionica, dove il cappellano ha trovato ancora in vita, il giorno dopo, un feto partorito a 22 settimane a seguito di un aborto terapeutico. "Come primo elemento - si legge - appare sconcertante l'arbitraria superficialita' dei sanitari nell'omettere qualsiasi tipo di cura e rianimazione del bambino il quale, nonostante cio', ha continuato a sopravvivere autonomamente. Inoltre, e' da registrare, in maniera sempre piu' grave, il diffondersi di una cultura della morte totalmente non rispettosa dell'essere umano tradotta in una prassi che, come in questo caso, assume connotazioni barbariche, sovvertendo i fondamentali principi di cura e soccorso della vita umana, naturalmente presenti nell'uomo e, in misura maggiore, proprie della professione medica". "Il caso - sottolinea l'Arcivescovo - deve poi portare la comunita' civile a riflettere sulla drammaticita' rappresentata dall'aborto in quanto soppressione di un essere umano e, nello specifico, sulla illiceita' del definirlo "terapeutico". In quanto tale, infatti, questo non rappresenta una cura ma, - si fa rileavre - semmai, rafforza quella mentalita' eugenetica dilagante che, non solo aumenta il ricorso all'aborto stesso, ma pone seri interrogativi sul presunto beneficio che esso abbia sulla salute della donna e sul significato naturale della maternita', nonche' ci invita a considerare con quanta facilita' sia trattata in modo "non umano" una persona gravemente malformata o anche semplicemente non voluta". La nota della curia rossanese si conclude con l'auspicio "che questa vicenda apra un serio e fecondo dibattito e che porti tutti a collaborare affinche' il valore della vita e di ogni persona umana sia riconosciuto come il fondamento di una societa' civile e giusta".

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