SICUREZZA – CARIATI IL PAESE DEI CAMPANELLI ? – DOVE E’ FINITO L’IMPEGNO DELL’AMMINISTRAZIONE CIVICA DI VIDIOSORVEGLIARE IL PAESE? FORSE CON QUALCHE TARANTELLA IN MENO IL PAESE POTEVA ESSERE PIU’ SICURO
REDAZIONE - Gli episodi dei furti presso esercizi commerciali, peraltro reiterati, ripropongono il problema della “sicurezza” in un territorio che era unanimemente considerato immune da eventi delittuosi.
Non è così, se è vero che taluni “raid” notturni si susseguono ormai con regolarità.
Ora, se nella maggior parte dei casi i protagonisti sono balordi stranieri, magari disperati, magari con qualche basista del luogo, è altrettanto vero che le forze dell’ordine non riescono a prevenire e reprimere accadimenti odiosi, seppur di piccolo cabotaggio, e comunque allarmanti, attesa l’ansia che trasmettono in una comunità tutto sommato tranquilla.
In soldoni: dove sono i carabinieri, la polizia e quanti sono preposti alla tutela dell’ordine pubblico?
E che fine hanno fatto le promesse di videosorveglianza strombazzate non più di qualche mese fa dall’amministrazione civica?
Gli accadimenti degli ultimi tempi sembrano cosa di poco conto, ma in realtà rappresentano un campanello d’allarme: sottovalutare azioni criminose, seppur “minime”, corrisponde ad una resa disonorevole, giacché vasta storiografia criminologica dimostra che codesti scellerati atti contribuiscono alla formazione dell’humus ideale per curare e far prosperare la mala pianta della criminalità “autentica”, quella che fa male e produce danni irreversibili ad una società già fragile.
Nascondersi dietro l’assioma di una serenità effimera non giova a nessuno, men che meno a chi ha il dovere di “controllare” un territorio difficoltoso dal punto di vista dell’estensione e dalla complessa orografia: è necessario incrementare verifiche e sorveglianze, poiché non è possibile che per interi porzioni del comprensorio, specie di notte, le ore più “appetibili” dai delinquenti, il rispetto delle regole sia affidato ad una sola pattuglia della Benemerita la quale, se richiesta, raggiunge le zone “d’ombra” (i centri montani e collinari) solo dopo aver percorso strade fatiscenti e perigliose con incredibile perdita di tempo.
Se alla carenza di risorse pubbliche, che toccano ogni settore, dallo Stato al più piccolo dei Comuni, si aggiunge il “silenzio” istituzionale cui sono vincolati i pochi, preziosi uomini preposti alla tutela del cittadino, la frittata è bella che fatta.
Insomma, ogni qualvolta succede un “fatto”, è bene che tutti sappiano con dovizia di particolari: il silenzio non giova a nessuno.
O ci rassegneremo per davvero a vivere nel Paese dei campanelli.