DOPO L’ENEL IL COMUNE NON PAGA L’AXA (AZIENDA INCARICATA PER LA RACCOLTA DEI RSU) CON IL RISULTATO CHE CARIATI E’ PIENA DI “MONNEZZA” - VERGOGNA






REDAZIONE – Come a Napoli, con tutto il rispetto.
I dipendenti dell’azienda incaricata alla raccolta dei rifiuti solidi urbani, la AXA di Lecce, sono in stato di agitazione da ben 4 giorni.
Significa che non raccolgono più la “monnezza” e, di conseguenza, la città rischia seriamente di essere sommersa da un mare di rifiuti che già sono in bella e mostruosa mostra ad ogni angolo dell’abitato.
Lo “sciopero” dei lavoratori è determinato dal mancato pagamento degli stipendi degli ultimi due mesi: “Non ce la facciamo più – dicono – ed è come una maledizione. Prima la Sibaritide (la ex concessionaria dichiarata fallita, ndc) e adesso la nuova società. Possibile che non si riesca ad avere un minimo di tranquillità? Possibile che ogni volta un lavoratore debba per forza adottare certe forme cruente di lotta, interrompendo, fra l’altro, un pubblico servizio, per far valere il diritto sacrosanto allo stipendio?”.
Ma quaggiù tutto è possibile o, meglio, riconducibile a certe condotte “atipiche”, perché, da quello che i lavoratori ci riferiscono, sembra che il Comune di Cariati non abbia mai corrisposto all’AXA i quattrini dovuti per contratto.
“Se il nostro Comune non onora gli accordi – spiegano i dipendenti – la società, a sua volta, non può anticipare i salari, di questo passo, dove andremo a finire?”.
Già, dove si andrà a finire nessuno lo sa.
È tutto scritto nelle stelle.
O nella mente degli uomini. Uomini senza scrupoli e senza ritegno ai quali nulla importa se i propri simili, famiglie comprese, vivono condizioni assai poco dignitose.
Intanto la “nobile” Cariati, città della tarantella e della bandiera blu, affoga nel pattume.

x