Amministrative 2011 – Scende in campo la Lega Nord. Lo assicura un noto professionista locale
CARIATI – La Lega Nord potrebbe sbarcare a Cariati in occasione delle elezioni amministrative di maggio.
Che non sia uno scherzo ce lo garantisce un noto professionista del luogo con simpatie evidenti per il Carroccio ma che, per il momento, vuole conservare l’anonimato perché, ci dice, “non voglio ancora espormi: conosco troppo bene i signori della politica locale. Sarebbero capacissimi di inventare chissà quale raggiro per far fuori me ed il gruppo di amici coi quali sto lavorando”.
Il sole delle Alpi, dunque, brillerà anche quaggiù, alla periferia dell’impero e Alberto di Giussano potremmo ritrovarcelo sulla scheda elettorale.
“Ma – commenta il nostro - non è una provocazione. Noi nella Lega, e nel suo modo fare una politica intimamente radicata con il territorio, ci crediamo davvero, ed è per questo che stiamo cercando persone che non siano i soliti riciclati”.
Per quanto riguarda le alleanze, il professionista ha spiegato che la “Lega non porrà limiti pregiudiziali di sorta: Ci alleiamo con chi crede nel federalismo ed è per questo che, così come stanno le cose attualmente, non possono esistere coalizioni organiche con il centrosinistra, con la maggioranza uscente o, peggio, con Idv, anche se sui temi a noi cari percepisco dei segnali di apertura. Siamo alternativi non solo ai partiti tradizionali, ma anche, e soprattutto, agli uomini che li hanno rappresentati nella maniera peggiore, dissanguando Cariati ed i cariatesi e rendendo la nostra bella cittadina alla stessa stregua della più misera favela brasiliana, con tutto il rispetto per il Brasile”.
Sul cosiddetto federalismo municipale che, “bunga bunga” a parte, sta movimentando la discussione politica nazionale, il nostro interlocutore ha le idee chiare: “Il provvedimento prevede la devoluzione ai comuni del gettito delle imposte sugli immobili ubicati nel loro territorio. I trasferimenti erariali verranno ridotti in misura pari al gettito devoluto. Basta con Roma ladrona e via ad un federalismo equo e solidale”.
Tradotto, significa che ogni comune dovrà provvedere a se stesso e questa, argomenta il leghista calabro, “è la miglior garanzia per i cittadini. Insomma, chi va ad occupare le poltrone di Palazzo Venneri sarà inchiodato alle proprie responsabilità: niente più quattrini distribuiti ad amici e parenti; niente inutili feste e tarantelle, viaggi e mangiate pantagrueliche che organizzano in nome di una pseudo cultura. Ma solo servizi ai cittadini; strade finalmente decenti; cura del verde; scuole decorose; raccolta differenziata “seria”; assistenza a chi davvero ha bisogno; taglio agli incredibili sprechi di cui han fatto man bassa tutte le amministrazioni di qualsiasi colore”.
Ma qualche compagnia i leghisti dovranno pure trovarla.
“Il nostro riferimento principale – conclude il “padano” di Calabria - sarà senz’altro il Pdl locale che deve, a nostro avviso, avere la forza di sganciarsi da certi personaggi coi quali sta amoreggiando”.
Dunque è tutto pronto: “Ovviamente siamo in contatto coi vertici della Lega, e non è escluso che giunga a farci visita un esponente politico di rilievo del ”Carroccio”.
Aspettando Umberto Bossi, o magari Mario Borghezio, stiamo a vedere come va.