Amministrative 2011 – Idv e Pdl, aderiscono al progetto della coalizione “Cariati deve vincere” (ex lista “Per Cariati”), al Fli ed al Mpa
Il nuovo gruppo ha espresso la volontà di coinvolgere gli altri gruppi che hanno rappresentato l’opposizione all’esecutivo uscente
CARIATI – Elezioni amministrative: cominciano a delinearsi gli schieramenti che si opporranno alla maggioranza uscente in nome, e non potrebbe essere diversamente, della cosiddetta “alternativa”.
Italia dei valori (Idv) e Popolo della libertà (Pdl) rompono gli indugi e aderiscono al progetto della coalizione “Deve vincere Cariati”, gruppo che fa capo agli ex consiglieri minoritari della Lista per Cariati, ai finiani di Futuro e libertà (Fli) ed al Movimento per l’autonomia (Mpa).
Riunitosi “al fine di valutare la possibilità di un percorso comune per la formazione di una lista unitaria”, i partiti ed i movimenti citati, spiega un comunicato congiunto, si sono accordati “sulla necessità, ormai avvertita nel paese, di creare un nuovo modo di fare politica ed amministrazione che superi tutti gli aspetti negativi che si sono palesati nell’ultima consiliatura”-
L’alleanza nasce, quindi, “in alternativa ai metodi e alla politica dell’attuale maggioranza, sulla quale viene espresso un giudizio fortemente negativo”, atteso che “quanto stabilito tra le delegazioni rappresenta, comunque, il punto di partenza per creare una maggioranza ancora più ampia e più forte, quindi più rappresentativa di tutta la cittadinanza cariatese”.
L’inedita unione è, ovviamente, aperta al contributo di tutti, considerato che è stata espressa “la volontà di coinvolgere gli altri gruppi che hanno con noi rappresentato l’opposizione all’esecutivo uscente, con particolare riferimento al Partito democratico, all’Udc e ai Socialisti Uniti di Zavettieri, compresi i gruppi della società civile che volessero dare il loro contributo affinché attraverso il nostro incontro si possa creare un’alternativa forte e di cambiamento”.
Nei prossimi giorni si cercherà di definire, superando steccati ideologici ed antiche ruggini, un accordo coi menzionati partiti che già da tempo, e pubblicamente, hanno manifestato l’intenzione di correre assieme alle elezione di primavera.
Qualora gli abboccamenti prossimi venturi dovessero sortire un esito positivo, la “partita” per la conquista di Palazzo Venneri si giocherà fra due soli contendenti.
Comunque vada, sappiano i signori che si apprestano alla tenzone che è un errore abbandonarsi alle illusioni, ma non bisogna neppure uccidere la speranza: ciò che pretendono i cittadini è un maggior rispetto per le parole e, soprattutto, per i fatti ed i conti: che non tornano.
Il prossimo esecutivo, per favore, dica come marciano effettivamente le cose: è ragionevole augurarsi che su qualche migliaio di abitanti ci sia qualcuno che sappia fare le somme. Per le sottrazioni c’erano già degli specialisti.
I cariatesi non si aspettano nessun sindaco dotato di virtù taumaturgiche e della bacchetta magica: è logico pensare che, dopo tanti sperperi, ci sia un ritorno alla parsimonia, mentre resiste, purtroppo, il malcostume delle formule sconsiderate e delle alleanza ispirate dal prét-à-porter.
Sarebbe un evento straordinario e auspicabile se a Palazzo Venneri capitasse anche un matto capace di rivolgersi ai concittadini con un discorso tipo quello di Churchill, che diceva: “Sono sempre disposto ad imparare, anche se non amo che mi si diano di continuo lezioni”, ma aveva anche il coraggio di avvertire: “Vi prometto lacrime e sangue”.
Che è un programma poco allettante, ma leale.