Equilibrio di Bilancio: l’unico equilibrio che questa amministrazione può approvare sono le dimissioni del sindaco e del suo esecutivo causa il fallimento politico amministrativo


I debiti del Comune superano i due milioni di euro, all’appello ne mancano più del doppio



CATALDO DE NARDO - Cariati - Il Consiglio Comunale di Cariati è stato convocato per il giorno 29 settembre 2011 per provvedere al riequilibrio di bilancio. Un adempimento obbligatorio, da compiere entro il 30 di settembre, pena lo scioglimento del Consiglio Comunale.
Il nostro Comune si appresta a questo importante appuntamento in condizioni pietose e disastrose con una montagna di debiti fuori bilancio da risanare.
Poiché l’adempimento del riequilibrio di bilancio è obbligatorio, pena lo scioglimento del consiglio, l’Amministrazione Comunale mette in campo “marchingegni vari” per fare quadrare i conti , in spregio alle più elementari norme giuscontabili che regolano i bilanci dei comuni.
Si calpestano (come dire “me ne frego delle regole e delle leggi” tanto paga Pantalone) non solo le leggi in materia, ma addirittura si pretende di andare avanti a testa bassa anche contro il parere del dr. Cataldo Fortino, revisore dei conti- organo di controllo contabile interno del Comune.
Il professionista esplicitamente con attestazione scritta e formale esprime il proprio parere “SFAVOREVOLE” al riconoscimento di debiti fiori bilancio per circa €.400.000,00, debiti per interessi e sanzioni varie scaturenti da condotta omissiva e inadempiente del Comune. Eppure si pretende di andare avanti lo stesso incuranti dei danni che inevitabilmente ricadranno sul Comune e quindi sui cittadini.
Un rapido flash della situazione, e non è tutto, perché tantissime altre pendenze non risultano ancora:
Debito con Riscossione Equitalia …………………………………..€ 1.478.479,46
Si riferisce per la maggior parte al mancato pagamento della tassa smaltimento rifiuti per gli anni 2007-2008-2009 ;
Commissario regionale emergenza …………………………………€ 207.984,71
Si tratta della differenza dovuta per l’anno 2010, senza contare la somma stanziata in bilancio ma non ancora pagata alla Regione, per cui scatteranno ulteriori oneri e sanzioni;
Commissario Regionale emergenza …………………………………€ 160.575,76
Si tratta della differenza dovuta per l’anno 2011, senza contare la somma stanziata in bilancio ma non ancora pagata alla Regione, per cui scatteranno ulteriori oneri e sanzioni;
L’elenco dei debiti fuori bilancio portati all’approvazione del prossimo consiglio continua ancora e con tutto ciò non sono tutti, perché tanti altri, come detto prima, non sono stati portati all’esame del Consiglio.
Una notazione curiosa, e comunque sintomatica del gravissimo stato di malessere del bilancio comunale, riguarda la infelice ostinazione dell’Amministrazione Comunale, che non rispetta neppure i propri deliberati consiliari.
Mi riferisco alla delibera di consiglio n. 63 del 26.11.2009 con cui, tra l’altro, viene riconosciuto il debito in favore dell’impresa per lavori di somma urgenza al cinema teatro per l’importo di € 148.702,50 . Nella delibera consiliare si diceva di pagare il debito con mezzi propri di bilancio, rateizzandolo in tre anni (2009-2010-2011). Ebbene di quel debito non è stata pagata fino ad oggi neppure una lira, o meglio neppure un euro.
L’Amministrazione allora ha cambiato idea. Anziccchè pagare il debito con mezzi propri di bilancio, decide di chiedere un mutuo alla Cassa depositi e prestiti e a tale scopo approva la delibera di consiglio n. 40 del 30.11.2010. Il mutuo a tuttoggi non è stato concesso. Allora che cosa si fa ? Si riporta in consiglio il riconoscimento di quel debito di € 148.702,50 per insistere con la Cassa depositi e prestiti, sostenendo che il Comune non ha altri mezzi per pagare . La Cassa depositi e prestiti vuole sapere dal Comune i risultati dei conti consuntivi approvati perché in caso di avanzo di amministrazione è giocoforza utilizzare le somme dell’avanzo stesso senza indebitare ulteriormente il Comune. Ma la nostra Amministrazione comunale insiste lo stesso per l’ottenimento del mutuo sostenendo che l’avanzo di amministrazione esercizio 2009 pari ad € 1.238.576,07 serviva all’amministrazione “per completare la propria programmazione approvata con il bilancio di previsione” (Che cosa significa una cosa del genere io non l’ho capita e chiedo scusa per i miei limiti). L’avanzo di amministrazione dell’esercizio successivo, cioè 2010, pari ad € 426.809,57 non viene utilizzato per pagare il debito, ma serve all’Amministrazione Comunale per altre finalità (quali non si sa). Fatto è che il debito resta insoluto . Eppure l’art. 194 del T.U. 267/2000 dice chiaramente che “i pagamenti” possono essere rateizzati in tre anni, compreso quello iniziale, che, nel nostro caso, è l’anno 2009. Siamo alla fine del 2011 e ancora non è stata pagata al creditore neppure una lira. Analoga situazione di inadempienza si registra anche nei confronti di tanti altri creditori, i quali hanno visto riconosciuto il loro credito, ma non hanno visto ancora una lira.
Che importa? Ma quale legge e legge?... Alla fine pagherà Pantalone. Ma sarà proprio così ? O le cose cambieranno?


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