La Guardia costiera, a seguito di controlli nel porto di Cariati ha denunziata una persona e elevato multe per oltre 1500 euro
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Continua l’attività di prevenzione, da parte della Capitaneria di porto, dei danni causati all’ecosistema marino ed all’ambiente dalla pesca illegale o comunque non in regola con la normativa nazionale e comunitaria in materia di assunzione del personale marittimo e di sicurezza della navigazione.
Personale della Guardia costiera di Corigliano Calabro, agli ordini del Capitano di Fregata (CP) Antonio D’AMORE, ha effettuato controlli mirati nell’ambito del porto di Cariati e lungo il litorale sud del compartimento marittimo per contrastare le forme illegali di pesca e verificare anche il rispetto della normativa del codice della navigazione relativa alle formalità di arrivo/partenza e regolare assunzione di personale a bordo.
Solo nella giornata di ieri, nel porto di Cariati, sono state elevate 5 multe ad altrettanti comandanti di pescherecci iscritti a Cariati, Corigliano Calabro, Crotone, Cirò Marina, per complessivi 1540 euro di sanzioni, tutti per irregolare assunzione di personale a bordo. I militari della Guardia costiera hanno infatti accertato che a bordo dei pescherecci era presente del personale che non era stato iscritto a ruolo e quindi non risultava come componente dell’equipaggio comunicato agli uffici marittimi ed agli enti previdenziali del settore.
Nel corso dell’operazione il comandante di un altro motopesca cariatese è stato segnalato alla competente Procura della Repubblica per la violazione dell’articolo 1231 del Codice della Navigazione; è risultato, infatti, che il peschereccio navigava con le annotazioni di sicurezza scadute e quindi non era in regola con i documenti previsti dalla normativa in materia di sicurezza della navigazione.
L’attività ispettiva del Corpo delle Capitanerie di porto in materia di sicurezza della navigazione è finalizzata a verificare il rispetto delle misure preventive previste dalla normativa internazionale, comunitaria e nazionale, dirette a proteggere gli equipaggi e le navi ma anche l’ambiente marino e costiero dal rischio di incidenti in mare.
Dall’inizio dell’anno 15 sono stati i verbali redatti per violazioni al codice della navigazione ed alla normativa collegata e 10 le denunce all’Autorità giudiziaria.