L’infinita storia di una strada che non ha visto mai l’inizio dei lavori, eppure, c’è chi ha speculato politicamente su questa “storia”
Quando inizieranno i lavori? Perché ad oggi non sono iniziati? Un vero mistero
CARIATI – Cattedrali nel deserto.
Sulla scorta di un accordo di programma stipulato con la provincia di Cosenza nel lontanissimo 13 novembre del 2007 (il sindaco era l’attuale Filippo Giovanni Sero), la giunta civica, con delibera n. 186/11, approva il progetto per la realizzazione di una cosiddetta “bretella di collegamento tra la statale 106 e l'ex 108 ter (adesso strada provinciale 260) che collega Cariati e Terravecchia, evitando così di attraversare il centro storico cariatese e facendo risparmiare tempo e chilometri ai cittadini delle due comunità e del territorio.
La somma stanziata, tutta a carico della provincia, è di 700 mila Euro.
I lavori, da Via Della Chiesa, iniziano celermente e con altrettanto sollecito sono portati a termine. Ma c’è il solito intoppo.
Il tratto terminale, quello che immette sulla ex statale 108 ter, è chiuso da un cancello con tanto di lucchetto: in sostanza, si arriva al crocicchio e bisogna tornare indietro.
Non basta, perché qualche anno dopo, mentre l’asfalto va in rovina, qualcuno sbarra l’arteria a metà strada e pone un limite invalicabile.
Tutto avviene nel perfetto silenzio dell’esecutivo civico che pure ritorna alla carica il 17 dicembre del 2010 (intanto sono passati 4 anni) e delibera di approvare il “progetto definitivo dei lavori di realizzazione della bretella di collegamento” elaborato da un raggruppamento temporaneo di professionisti del settore
Il tempo scorre, inesorabile, e la vicenda ritorna alla ribalta della cronaca nel gennaio 2012 (e gli anni sono 6) allorquando l’assessore ai lavori pubblici, e vice sindaco, Leonardo Montesanto, conferma il finanziamento provinciale ed annuncia trionfante che la gara esperita per quei lavori si è conclusa.
Tra le 62 imprese ammesse (le escluse sono 13) ad aggiudicarsi l'appalto è la ditta Naccarato Sas di Rossano.
Un euforico Montesanto, che evidentemente non conosce i trascorsi dell’italica vicenda, dichiara: “Si tratta di un'opera importante e di un ulteriore risultato sia per la città di Cariati che per la vicina comunità di Terravecchia. Si sblocca l’iter per una nuova ed importante arteria di collegamento verso l’interno. Presto verrà completata e, per il valore aggiunto in termini di comodità nel raggiungere dal mare la collina, è certamente destinata a migliorare l’accesso degli ospiti-turisti e la qualità della vita per residenti, pendolari e studenti. È un’opera attesa da tanto, un’infrastruttura che consideriamo fondamentale e strategica e che alleggerirà la circolazione soprattutto durante il periodo estivo”.
Ben detto, ma è quasi passato un anno da quell’infelice manifestazione di giubilo, e nulla ancora si muove. Parole, parole, parole.
Perché?