CRISI – Summit della maggioranza - Sergio Salvati, conferma le sue dimissioni, il consigliere Leonardo Trento, non ha perorato la causa del “rientro”


L’API, con forza chiede l’assessorato lasciato libero da Salvati e candida il presidente del Consiglio comunale Cataldo Rizzo



CARIATI – Le dimissioni dell’assessore comunale Sergio Salvati segnano un punto di svolta nel panorama politico locale e, forse, anche nella geografia degli assetti di una maggioranza sfilacciata, dominata più da lotte intestine e tenace attaccamento al seggiolone che da una visione unica protesa alla sana gestione della comunità.
Mercoledì sera c’è stata una lunga riunione dei consiglieri di maggioranza alla quale ha partecipato anche l’ex assessore Salvati, ma non è trapelato nulla di ufficiale: tutti osservano rigidamente uno stretto riserbo.
Eppure, siamo riusciti a rompere il muro del silenzio grazie ad un membro autorevole della giunta Sero che ha deciso, bontà sua, di riferirci, seppur col contagocce, quanto avvenuto nel corso del summit.
Intanto è ormai certo che le dimissioni del Salvati sono state determinate in gran parte dal disaccordo, sempre più pesante, tra lui ed alcuni burocrati dirigenti di aree.
Il Salvati non avrebbe gradito i continui dinieghi che gli venivano posti ad ogni richiesta, e questi rifiuti impedivano al medesimo di svolgere appieno le sue funzioni.
Poi ci sarebbero le non gradite conduzioni delle gare pubbliche di appalto: circostanza che il Salvati espresse in più occasioni tanto da consentirgli di farsi promotore dell’adesione alla stazione unica appaltante calabrese.
La resistenza che incontrò la proposta fu tale che non se ne fece nulla.
Insomma, i malumori del Salvati sono antichi ed egli, ci dice la nostra “talpa”, avrebbe ingoiato tanti di quei rospi che alla fine si è determinato ad abbandonare il ruolo di assessore.
Gli ex compagni di scuderia hanno provato a farlo desistere, ma il Salvati è stato irremovibile, tanto che chi lo conosce bene, come il consigliere Leonardo Trento, non ha perorato la causa del “rientro”.
Il diretto interessato ancora non parla, ma lancia di tanto in tanto qualche frecciatina al vetriolo perché certamente di cose, e tante, deve saperne.
Sul fronte “politico” non c’è stata alcuna reazione ufficiale da parte dei socialisti, ma solo “voci” non certificate che farebbero ipotizzare una espulsione del Salvati dal partito.

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