SAN CATALDO: PERICOLO SCAMPATO, LA FESTA SI FARÀ




di Maria Scorpiniti

Una festa che si rinnova da cinque secoli nel segno della tradizione. Cariati si sta preparando a festeggiare il 9 e il 10 maggio il suo Santo protettore, San Cataldo, compatrono della cittadina insieme a San Leonardo. Una ricorrenza tanto antica quanto sentita che si perpetua ogni anno e richiama alla devozione non solo la popolazione residente, ma anche quella dei paesi limitrofi e i concittadini emigrati all’estero. Per la prima volta nella storia, però, quest’anno i festeggiamenti hanno rischiato di ridursi solo alla parte religiosa. Gli “storici” componenti del comitato, infatti, avevano rassegnato le dimissioni in seguito alle critiche ingiustificate con cui si è chiusa la passata edizione. Allora di parlò addirittura di lettere anonime. Nei giorni scorsi, il parroco della Cattedrale don Angelo Pisani li ha riconvocati, estendendo l’invito a chiunque volesse far parte della nuova commissione, ma tutto è stato inutile. Far parte di un comitato festa richiede impegno, tempo e spirito di servizio e se, dopo aver lavorato in questo senso, si viene attaccati ingiustamente rimane forte la delusione. Ma in quella riunione, con uno scatto d’orgoglio e manifestando tutto il suo attaccamento alle tradizioni locali, si è fatto avanti Aldo Fortino, presidente dell’associazione Cariati Paese Albergo, con la proposta di prendere in mano la situazione da lui stesso definita “una patata bollente”. Com’è nel suo stile, si è dato subito da fare, visti i tempi ristretti, ed è riuscito a coinvolgere un discreto numero di giovani volontari, tutti frequentatori assidui del centro storico, la cantante locale Sina Scigliano, Andrea Fortino della pluripremiata gelateria, numerosi sponsor ed imprenditori. In questi giorni, i componenti del gruppo stanno girando per le case invitando i cittadini a contribuire per la buona riuscita della festa. “Cariati sta rispondendo benissimo, nonostante la crisi – ha dichiarato Aldo Fortino – c’è tanta bella gente che merita la festa”. Il presidente di Cariati Paese Albergo ha lanciato un appello alla collaborazione anche sui social network, bacchettando coloro nei quali “si insinua il diavolo che si diverte a distruggere le opere buone e gli sforzi delle persone oneste”. Non è la prima volta che Fortino richiama i propri concittadini alla costruzione del bene comune; in più occasioni ha esternato le sue riflessioni, semplici ma incisive, su argomenti di interesse pubblico. “Le tradizioni vanno rinnovate e sostenute – ha aggiunto – perché sono la nostra memoria, le nostre radici e la nostra identità. Se vogliamo guardare avanti fiduciosi nel futuro, dobbiamo avere come punto di riferimento il nostro prezioso patrimonio identitario. Faccio appello soprattutto ai giovani – ha concluso poi Fortino – affinché sappiano fare squadra dimostrando che è proprio nei e dai momenti di crisi che possono nascere le esperienze di collaborazione migliori e più utili per tutti”.

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