SEMPRE PIU’ DECISO IL NO ALLE MEGA DISCARICHE DI SCALA COELI - L’ON. FRANCO LARATTA, DEL PD, HA PRESENTATO UNA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE AL MINISTRO DELL’AMBIENTE
CARIATI - Da quando abbiamo pubblicato il nostro primo servizio su ILPONTE-ONLINE, prendendo con le mani nella marmellata gli amministratori che hanno nascosto la verità ai propri amministrati, (ricordiamo che siamo stati i primi a denunziare la nascita delle mega discariche nel Comune di Scala Coeli), abbiamo avuto consensi di contatti ed in particolare l’amico Francesco Diletto, cittadino del centro presilano, che avuto la felice idea di lanciare la notizia su facebook riscuotendo tantissimi consensi. Una rete che cresce sempre di più. Infatti è stato costituito un comitato “NO ALLE 2 MEGA DISCARICHE A SCALA COELI”. Il problema ha scosso la sensibilità dell’on. Franco Laratta, il quale, dopo aver letto la notizia su facebook e sul nostro sito, pochi minuti fa, ha comunicarci la notizia è Massimo Bonanno, il quale ha inviato un messaggio ai membri del comitato.
Oggetto: Interrogazione Parlamentare su Discarica
Una buona notizia.
L'onerovole Franco Laratta (DEPUTATO PD) neanche 10 minuti fà ci ha informato di aver predisposto un'interrogazione urgente al Ministro dell'Ambiente sulla problematica di Scala Coeli. Ci informa altresì che non appena questa verrà resa ammissibile dall'ufficio della Camera verrà resa pubblica alla stampa.
Ad oggi , diamo a Cesare quello che è di Cesare, l'On. Laratta è l'unico politico cosentino ad aver perlomeno preso in considerazione il problema, c'è voluto tempo..........ma alla fine se ne è interessato.....sicuramente è da lodare rispetto a tutti gli altri che da settimane fanno finta che il problema non esista proprio.
Sicuramente l'interrogazione non risolverà il problema ma perlomeno si farà maggiore chiarezza, il che non è poco.
Di seguito pubblichiamo il Testo Completo dell'interrogazione
Presentata alla Camera interrogazione urgente al Ministro dell'Ambiente
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Da on. Francesco Laratta
AL MINISTRO PER L’AMBIENTE
PER SAPERE
PREMESSO CHE
In Località Pieditorto, Comune di Scala Coeli (Cs), ai confini con quello di Crucoli (Kr), in un’area splendida, quella che costeggia il fiume Nicà, dalle potenzialità agricole immense, fra lussureggianti vigneti della zona doc del Cirò, imponenti uliveti della Dop Bruzio, profumati frutteti, viene prospettata la realizzazione da parte del Commissario per L’emergenza ambientale, di un impianto per lo smaltimento di Rifiuti solidi Urbani nel territorio di Scala Coeli. Rifiuti che dovranno essere abbancati in una discarica da 70 ettari che il Commissario delegato per l’emergenza rifiuti della Calabria ha deciso di ubicare in questa valle.
A Crucoli, le cui colline si stagliano proprio sulla discarica, su questa vicenda c’è preoccupazione: “Io continuo a non vederci chiaro, il sindaco di Scala Coeli ed il Commissario per l’emergenza devono dirci cosa c’è sotto” dice il primo cittadino di Crucoli, Antonio Sicilia mentre osserva la vallata condannata ad diventare una discarica.
Riferisce il periodico IL CROTONESE CHE “La popolazione del posto, quella di Crucoli e di Torretta è davvero preoccupata. Come i cittadini di Umbriatico, Cariati, Terravecchia e di tutta l’area jonica interessata. C’è grande preocuppazione fra tutti i sindaci e i consigli comunali del posto per una discarica così grande, soprattutto in una zona ad alta vocazione agricola con le zone doc del Cirò e dop dell’olio. La preoccupazione a Crucoli è ben altra di quella della “semplice” discarica per rifiuti solidi urbani. La preoccupazione ha il simbolo del nucleare. Appena venuta fuori la notizia che la località Pieditorto era stata scelta come sito per la realizzazione di una discarica, è venuto in mente che la stessa località era stata individuata dal governo per lo smaltimento delle scorie nucleari: la mappa di questi siti è liberamente consultabile sul sito internet di Greenpeace . In effetti, la zona si presta bene per “conservare” i rifiuti nucleari: tanta argilla, rischio idrogeologico pari a zero, zona interna e poco visibile. Perfetta insomma per celare le schifezze atomiche”.
Poco distante, in questa zona, il Consorzio di bonifica ha ottenuto un primo finanziamento di 500 mila euro per il progetto definitivo per la realizzazione di un invaso da 70 milioni metri cubi di acqua sul torrente Patia. Un progetto che, se realizzato, porterebbe acqua potabile alle città della costa. Ma che potrebbe anche servire per raffreddare i reattori nucleari di una delle nuove centrali atomiche che saranno realizzate in Italia grazie alla legge approvata proprio lunedì scorso in Senato dopo dieci mesi di dibattito e infischiandosene di un referendum e delle nuove tecnologie più ecologiche, meno costose e più redditizie. Entro sei mesi, comunque, dovranno essere scelti i siti: quello di Scala Coeli sembra essere in pole-position. Anche in questo caso le mappe pubblicate dal sito di Greenpeace mostrano che la zona del fiume Nicà è indicata come probabile scelta.
TUTTO CIO’ PREMESSO
SI INTENDE SAPERE DAL GOVERNO:
- SE RISPONDONO A VERITA’ LE NOTIZIE SOPRA RIPORTATE;
- COSA INTENDE FARE IL GOVERNO IN RISPOSTA ALLE MILLE PREOCCUPAZIONI DELI SINDACI E DELLE AMMINISTRAZIONI DEL POSTO;
- COSA INTENDE FARE PER RASSICURARE LE POPOLAZIONI INTERESSATE;
- SE E’ A CONOSCENZA CHE L’AREA INTERESSATA E’ AL FORTISSIMA VOCAZIONE AGRICOLA-TURISTICA E PRODUTTIVA;
- SE E’ A CONOSCENZA CHE UN’EVENTUALITA’ DEL GENERE PORTEREBBE AD UNA VERA E PROPRIA RIVOLTA POPOLARE CON GRAVIO CONSEGUENZE PER LA TENUTA DELL’ORDINE PUBBLICO