SANITA': FERAUDO, CHIARIRE POSIZIONE DIRETTORE ASP COSENZA





(AGI) - "Notizie di stampa riferiscono di possibili intrecci parentali che legherebbero il Direttore Sanitario dell'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, Antonello Scalzo, a un socio della clinica "San Pio" di Dipingano. Se la circostanza, cosi' per come dedotta, corrispondesse al vero, integrerebbe - evidentemente - un fatto di inaudita gravita'. Un vero e proprio scandalo. Che certificherebbe definitivamente un uso familistico e clientelare dell'Asp di Cosenza". Lo afferma il capogruppo di Idv alla regione, Maurizio feraudo, che parla di "funzionari che si autoassumono. Direttori sanitari che autorizzerebbero cliniche che annoverano tra i propri soci addirittura familiari di chi ha rilasciato l'autorizzazione. Una vergogna gigantesca. Rispetto alla quale e' vietato parlare il linguaggio della timidezza. Dinanzi a siffatti virulenti focolai di degenerazione occorre reagire con indomita fermezza. Se il Direttore Sanitario dell'Asp di Cosenza - aggiunge - versa nel patologico conflitto di interessi emerso dall'articolo di stampa, deve essere immediatamente rimosso dalla carica. Senza accampare cavilli e senza utilizzare ambigui escamotage. Deve essere immediatamente defenestrato. Per la verita' avrebbe dovuto avvertire egli stesso il pudore di dimettersi. Ma figurasi. Il pudore presso certi dirigenti e' merce assai rara. La rimozione del Direttore Sanitario, se l'intreccio parentale c'e', e' un doveroso atto di bonifica ambientale. Per impedire che nell'opinione pubblica possa, legittimamente, maturare il convincimento che l'Asp di Cosenza sia una sorta di "centrale affaristica" potente e intoccabile. Ed e' altrettanto evidente che ogni tipo di protezione, in ipotesi del genere, coincide perfettamente con una chiara e manifesta complicita' anch'essa insopportabile e intollerabile. Se nella compagine societaria della clinica "San Pio" c'e' un parente o una parente dello Scalzo o un suo affine o una sua affine, questi non puo' nemmeno per un minuto in piu' rimanere sulla poltrona di Direttore Sanitario dell'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza. Perche', sfruttando quella poltrona, ha privatisticamente elargito benefici. Sarebbe - conclude - uno scandalo colossale. E sarebbe ancora piu' scandaloso se, sempre che la notizia di stampa dovesse essere veritiera, si continuasse a far finta che nulla di grave sia accaduto".

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