GRAND HOTEL “VILLA ARZILLA GUILLA GUILLA” PRENOTATE E COMMENTATE





LA SANA SATIRA DEL PONTE-ONLINE - OGNI RIFERIMENTO A FATTI O PERSONE E PURAMENTE C ASUALE

Sono aperte le prenotazioni per un soggiorno fantastico presso l’hotel “Villa Arzilla Guilla Guilla” che “Il Ponte” ha acquisito di recente e completamente ristrutturato.
L’immobile ospitava, come si ricorderà, l’ospedale civile “V. Cosentino”, chiuso nel 2009 da Franco Petramala, direttore generale dell’azienda sanitaria provinciale, con il concorso dei sindacati e di Mastro Lindo.
Tutte le camere sono dotate di aria condizionata, bagno privato con Jacuzzi, Tv color satellitare in HD, impianto Hi - Fi e cassaforte, perché di questi tempi, con l’aria che tira lassù, sul colle, non si sa mai.
Rammentiamo che il soggiorno è riservato solo a chi ha superato i 60 anni di età.
I nostri ospiti avranno a disposizione un esperto nutrizionista che ogni giorno proporrà un menù salutare, basato essenzialmente sul pesce azzurro che sarà cucinato dallo chef internazionale, di scuola giapponese, Aia Comu Sa.
L’insalata è rigorosamente di cetrioli.
Ovviamente, non dimentichiamo, a fine pasto, una robusta dose di Viagra.
Inoltre, il Villa Arzilla Guilla Guilla è dotato di un’area benessere di 4 mila metri quadrati ove operano gli ex infermieri del defunto ospedale.
La piscina è il nostro fiore all’occhiello: riempita con acqua di mare, i vecchietti avranno la sensazione di trovarsi sulla spiaggia incantevole di Cariati. A bordo piscina abbiamo ricostruito l’habitat delle meduse e a pelo d’acqua si possono ammirare enormi chiazze di streptococchi fecali e, pagando un supplemento, anche qualche topolino.
La hall è in stile rococò al centro della quale troneggia un enorme jukebox stile anni 60 che ripete sempre la stessa canzone, la famosa tarantella del “Guilla Guilla” del Maestro Catàvur di cui vi anticipiamo una strofa:

A “Villa Arzilla Guilla Guilla”
Non ti diamo camomilla.
E nemmeno la tisana
ma una splendida banana.
Mille coccole facciamo
Anche se poi ti spenniamo.
Quando c’era l’ospedale
Tutto ti faceva male.
Ogni cosa adesso brilla
A “Villa Arzilla Guilla Guilla”.
Da noi non senti più il dolore
Se t’inchiappetta l’assessore.
E fai dei salti da coniglio
Col presidente del consiglio.
Che ce l’ha piccolo così
Dammi retta digli si.

x