PROSEGUE LA PROTESTA E L’OCCUPAZIONE DELLA STATALE 106 - QUESTA SERA COMUZIO DELLA DELEGAZIONE COMUNALE CHE HA TRATTATO A CATANZARO





In attesa di conoscere il giudizio da parte del consiglio comunale di Cariati e degli esponenti politici locali, sull’incontro avuto a Catanzaro, sulla problematica dell’ospedale “V. Cosentino”, continua l’occupazione della SS 106 da parte di Raffaele Bombino, e dei cittadini di Cariati. Sono trascorsi oltre 30 ore da quando ieri sera, erano circa le 23, al termine del comizio tenuto da Raffaele Bombino, dirigente regionale del sindacato ospedaliero RdB, quanti hanno assistito hanno deciso di occupare la sede stradale SS106. Tutto si è svolto senza alcun incidente, senza tensione e con grande partecipazione dei cittadini. Ovvio che non sono mancati i disagi per il traffico, essendo la SS106 molto trafficata, ed anche a quello interno.
La protesta è continuata in attesa di conoscere l’esito dell’incontro tra una rappresentanza dei sindaci del basso ionio cosentino e dell’alto crotonese guidata dal sindaco di Cariati Filippo Sero, dei rappresentanti dei gruppi politici locali e sindacali.
Al momento ufficialmente conosciamo il comunicato stampa della Regione Calabria su l’esito dell’incontro che riportiamo qui di sotto, mentre attendiamo le dichiarazioni della delegazione comunale che saranno ufficializza nella serata in un comizio pubblico.
Ecco il resoconto dell’incontro secondo il comunicato stampa della Regione Calabria.


SANITA': OSPEDALE CARIATI, LOIERO "RICONVERSIONE NON CHIUSURA"
(AGI) - Catanzaro, 24 ago. - Si e' svolto questa mattina a Palazzo Alemanni l'incontro tra il il Presidente della Regione Agazio Loiero e gli amministratori locali territorialmente interessati all'ospedale di Cariati prevista dall'amministrazione regionale. Il sindaco, Filippo Sero, si e' fatto portavoce di una preoccupazione diffusa nella comunita' (come dimostra il blocco del traffico sulla statale 106 operato dagli abitanti dell'area in segno di protesta) sul futuro del presidio. Il Presidente Loiero, invece, insieme al Dirigente generale del dipartimento Sanita', Andrea Guerzoni e al Dirigente generale dell'ASP di Cosenza, Franco Petramala, ha spiegato a tutti i presenti all'incontro che la concordata riconversione costituira' piuttosto un'opportunita' di miglioramento per l'ospedale di Cariati, rassicurando cosi' gli amministratori. "E' un allarme incomprensibile. - ha detto il Presidente Loiero - L'ospedale non sta per chiudere, e' uno di quelli da riconvertire. Entro settembre si vedranno i primi mutamenti come da tempo previsto. Si tratta di cambiamenti migliorativi a garanzia dei cittadini, perche' le priorita' della Regione riguardano la sicurezza. Ed e' dunque un dovere riconvertire le strutture che non danno sicurezza, sostituendole con altre che possano elevare la soglia qualitativa dell'assistenza ai cittadini". Dello stesso tenore le parole del Dirigente generale del Dipartimento Sanita', Andrea Guerzoni. "L'ospedale di Cariati entra in una rete di ospedali in cui il presupposto primario e' garantire la sicurezza, la continuita' di cura e la multi-professionalita' ai cittadini. E' un ospedale da riconvertire perche' la medicina di oggi richiede un intervento in team multi-professionale e e alte tecnologie. Li' la sicurezza e' messa a rischio dal momento che il numero di parti e di interventi ogni anno e' molto basso con pochi specialisti a supporto. Le amministrazioni locali - ha concluso Guerzoni - si sono mostrate disponibili a ragionare in un obiettivo di riconversione per dare un ospedale piu' adeguato alle esigenze dei cittadini". Anche il Dirigente generale dell'ASP di Cosenza, Franco Petramala ha voluto rassicurare le comunita' interessate, ribadendo che il presidio ospedaliero di Cariati sta per essere migliorato, non privato di professionalita' e strumenti, tantomeno chiuso. "L'ospedale di Cariati dovra' rimanere ospedale di Cariati. Sara' riconvertito per ovvi motivi organizzativi. In questi giorni - ha assicurato Petramala - la Geriatria verra' riportata da Rossano a Cariati e sara' il primo nucleo di medicina specialistica. Rimarra' la medicina polivalente, sia con Oncologia che con Cardiologia, e, in piu', in base a cio' che sara' deciso dalla Regione e dal Governo nazionale, si procedera' ad implementare altre specialita' come la riabilitazione e la lungo-degenza".

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