IL SINDACO PIETRAPAOLA, VENTURA, CONTROBBATTE ALLE ACCUSA DELL’OPPOSIZIONE E LANCIA MICIDIALI ADDEBITI
PIETRAPAOLA - Il sindaco Giandomenico Ventura rimanda al mittente tutti gli attacchi sferratigli negli ultimi giorni da Luciano Pugliese, capogruppo di minoranza della lista “L’altra Pietrapaola”.
Il primo cittadino è un fiume in piena, e smonta uno ad uno gli argomenti che il Pugliese aveva addotto a modelli di cattiva gestione della cosa pubblica.
Si comincia con il Psc (Piano strutturale comunale), l’ex Piano regolatore, per intenderci, che, a parere del Pugliese, sarebbe stato usato allo scopo di “favorire o penalizzare, a seconda della appartenenza politica, questo o quel cittadino, compresi determinati consiglieri di maggioranza” che approfitterebbero del loro ruolo per fini personali.
“Nulla di più sbagliato – tuona Ventura – giacché la mia amministrazione non ha fatto altro che mettere ordine ad una materia che si protrae nel tempo, rispettando certe norme approvate e sancite da chi oggi (leggi Pugliese, ndc) si erge a difensore degli oppressi. Il Pugliese ha memoria corta, troppa corta, se non ricorda, o non vuole ricordare, che determinate decisioni assunte dalla mia giunta derivano da progetti pensati e ratificati da egli medesimo quando, nel 1993, amministrava questa comunità”.
Ventura ci tiene a ribadire che Pietrapaola è stato uno dei primi comuni della Calabria ad adottare l’importante strumento urbanistico secondo le regole dettate dalla regione e dalle norme nazionali: “Ma il rispetto delle regole democratiche, senza interessi alcuni, da tremendamente fastidio al Pugliese, il quale non perde occasione per gettare veleni nella collettività. È una prova, d’altra parte punita dagli elettori, di egoismo allo stato puro e che denota la scarsa conoscenza del territorio: come può il Pugliese affermare che io avrei deliberatamente optato per certe soluzioni al solo scopo di non “impedirmi la vista panoramica” dalla mia abitazione? Ma lo sa, l’anima candida del Pugliese, dove abito? Dove vive codesto difensore dei deboli e degli ultimi?”.
Giandomenico Ventura riafferma che nessun atto del suo esecutivo è diretto a favorire o contrastare alcun cittadino: “Ci spieghi piuttosto il Pugliese perché invece di stare in vacanza, in tela di brache, canotta e ciabatte, ha disertato costantemente tutte le manifestazioni estive organizzate dall’amministrazione ed ha preferito andarsene in giro a fotografare certi cumuli di rifiuti ingombranti che certamente ci sono, mai per colpa dell’esecutivo, senza peraltro immaginare di rendere edotto il consiglio comunale al fine di ovviare agli inconvenienti. Pensa, il signor Pugliese, di mettere ad ogni angolo di strada un agente di polizia urbana per controllare i cittadini?”
Sulla questione delle poste, Ventura stende un velo pietoso: “L’ufficio è nel comune di Mandatoriccio, e nonostante la dislocazione, pur non avendone titoli, siamo sempre intervenuti (da ultimo nel mese di giugno) presso i responsabili provinciali di Poste Italiane proponendo loro soluzioni alternative: non abbiamo avuto riscontri. E ci dispiace, perché sposiamo in toto le lamentele dei nostri concittadini e di quanti, dai comuni vicini, si recano quotidianamente nella struttura postale denominata di “Pietrapaola Stazione” ma, in realtà, allocata nel territorio della limitrofa Mandatoriccio. Questa è una battaglia che possiamo condurre assieme al signor Pugliese, a patto che egli sia onesto con se stesso e con gli elettori che lo hanno delegato a rappresentarli, non per spargere odio, ma per costruire, assieme, una Pietrapaola migliore. Non “l’altra”, che non c’è”.