A PROPOSITO DELLE QUERELLE SULLA TRASPARENZA IL DOTT. PASQUALE MARINO PRENDE IN “CASTAGNA” I SIGNORI DEL PALAZZO ED AFFERMA: “MENTISCONO PER COPRIRE LE LORO MARACHELLE”
Cariati - Senza voler entrare nel merito nella polemica tra il dott. Pasquale Marino e l’amministrazione comunale, facciamo osservare come ancora una volta il Palazzo reagisce nervosamente anche quando un cittadino si permette di far osservare, in modi educati forse, un’anomalia o una dimenticanza dell’amministrazione per non aver partecipato “premialità varato dal Governo”
Apriti cielo i “signori” del Palazzo senza perdere tempo, ammoniscono il Marino facendolo passare per superficiale, incompetente e poco informato. Nello stesso tempo il Palazzo ribadisce che il “Premio trasparente” dell’ASMENET,, vale tanto oro quanto la linearità dell’amministrazione. Insomma guai a contraddire il Palazzo altrimenti prendi delle bacchettate. Noi non abbiamo ricevuto la replica dell’amministrazione alla prima nota del dott. Marino, ma abbiamo ricevuto la replica del Marino fatta al Palazzo e da questa nota abbiamo appreso le lamentele del Palazzo e le bacchettate date al “povero” Marino. Scusate, se il Comune è contento e sbandiera di essere trasparente sol perché la ditta che gestisce la rete telematica amministrativa lo premia, la domanda viene spontanea: quali titoli vanta questa società per dare “patacche” di trasparenza?
Ad ogni modo il buon dott. Pasquale Marino, non si è lasciato intimorire e ad reagito sicuro e con grinta aggiungendo, a questa nota altri elementi alla discussione concludendo, purtroppo, come il “Palazzo” ha tentato di giustificarsi “simile al comportamento dei bambini che “mentiscono” per coprire le loro marachelle”.
Del resto non è la prima né sarà l’ultima volta che sentiremo bugie politiche amministrative da parte degli occupanti “Palazzo Venneri”, noi ci abbiamo fatto l’abitudine. Gli altri, i cittadini, non capiscono il perché.
Ad ogni modo pubblichiamo la nota del dotto, Marino in modo integrale e… buona lettura.
-----------------------------
In una mia lettera aperta pubblicata da alcuni quotidiani , da Il Ponte-online e da Cariatiweb, ho fatto rilevare che il Comune di Cariati, a differenza di tanti altri, non è stato valutato come “comune virtuoso” e perciò non ha ottenuto i benefici assegnati dal Governo a quei comuni che hanno rispettato i parametri di buona amministrazione.
Tra i comuni premiati ho indicato quello di Crosia, di Rossano, di Cirò Marina e di Crotone, per fermarci a quelli a noi più vicini.
Gli amministratori evidentemente non hanno gradito il contenuto della mia lettera aperta e, con una nota stampa pubblicata su “Calabria Ora” di mercoledì 21 ottobre u.s. hanno replicato sostenendo che il Comune di Cariati non ha potuto partecipare alla premialità perché, come Comune Commissariato nel 2005/2006, era esonerato dal rispetto del patto di stabilità per l’annualità 2008, periodo cui si riferisce la detta premialità.
La nota stampa ha tenuto a ribadire che di fatto però il Comune di Cariati, pur non essendovi tenuto, negli anni 2006-2007 e 2008 ha comunque rispettato il patto di stabilità. In sostanza il Comune non poteva partecipare per legge al meccanismo di premialità varato dal Governo in quanto comune commissariato.
A questo punto non saprei se trattasi di “menzogna” o “incompetenza” da parte di chi ha concepito la nota stampa del Comune di Cariati, perché la giustificazione è veramente puerile, simile cioè al comportamento dei bambini che “mentiscono” per coprire le loro marachelle.
Ma vivaddio, come ha fatto il Comune di Crotone ad avere il premio di virtuosità pur essendo comune commissariato negli anni 2005/2006 proprio come quello di Cariati? E il comune di Crosia, pure esso commissariato nell’aprile del 2008, ha egualmente inviato la documentazione ottenendo il premio di virtuosità, per non dire dei tanti altri comuni commissariati che sono stati beneficiari del premio governativo, mentre quello di Cariati ne è rimasto escluso.
Anzi a questo punto la questione diventa ancora più grave, perchè, se è vero che nei fatti il Comune di Cariati ha rispettato il patto di stabilità, ne deriva che il mancato invio della documentazione ha fatto perdere al Comune stesso i benefici del premio governativo che invece tanti altri comuni commissariati, al pari di Cariati, hanno ottenuto ( cito tra i tanti : Crotone, Crosia, Cutro, etc.). Naturalmente, accettando per vere le affermazioni della nota stampa. Ma ormai è cosa risaputa : la menzogna alberga nel palazzo comunale.
A questo punto potrebbe aprirsi un altro capitolo: oltre quello della lesione all’immagine del Comune , quello del danno erariale subito dal Comune per la mancata partecipazione alla premialità governativa pur avendo rispettato i parametri richiesti dalla normativa, anche se nel caso in questione non può parlarsi di vero e proprio mancato introito di somme.
Dott. Pasquale Marino