CROCIFISSO: VESCOVO ROSSANO, COSI' SI ELIMINA ANCHE L'UOMO





(AGI) - Cosenza, 6 nov. - "Ancora una volta il Crocifisso sta in mezzo alle polemiche e ai rifiuti. E' una storia che si ripresenta, cosi' come si presento' la prima volta, quando si penso' di eliminare la storia di Gesu' di Nazaret crocifiggendolo. Ed ora, a distanza di duemila anni, e' proprio il Crocifisso che va eliminato". Inizia cosi' un comunicato della Diocesi di Rossano-Cariati, a firma del Vescovo Santo Marciano'. "Cosa si elimina, mi chiedo, togliendolo dalle aule e dai luoghi pubblici? Si elimina un simbolo religioso, certamente. E si elimina un simbolo culturale, anche questo e' innegabile. Ma forse si elimina qualcosa in piu'. Ecce homo! Quante volte abbiamo pregato cosi' dinanzi al Crocifisso. Si', perche' egli non rivela solo il mistero di Dio ma anche il Mistero dell'uomo. Soprattutto dell'uomo che soffre; di ogni uomo che e' crocifisso come Lui e che, nel suo dolore, forse senza saperlo, cerca un silenzioso compagno", continua il vescovo di Rossano. "Eliminare il Crocifisso non significa eliminare solo Dio: significa eliminare l'uomo; eliminare la domanda sul dolore, l'interrogativo sul senso della vita. Significa aprire la porta alla tentazione, non cosi' lontana, di eliminare i tanti esseri umani crocifissi che creano scandalo e sono sempre piu' scomodi per la nostra societa'. Significa dire che l'amore non basta. Alzeranno lo sguardo a Colui che hanno trafitto, dice il profeta. Il cristianesimo ha ispirato le nostre radici culturali, il pensiero, l'arte. Eliminando il Crocifisso potremo cancellare tutto questo, Ma, forse ancor piu', potremo perdere definitivamente la capacita' di guardare in alto", conclude monsignor Santo Marciano'.

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